Rifiuti, Iervolino all'attacco: arbitro di regime

Dura reazione all’ipotesi di scioglimento per inadempienze: «Manovra politica»
10 dicembre 2009 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

«Lo scioglimento del Comune? Non voglio pensare che si arrivi a manovre politiche che sarebbero illegittime e dequalificanti per chi le fa». Il sindaco Rosa Russo Iervolino ce l’aveva sulla punta della lingua da qualche giorno; poi non ce l’ha fatta più e come un fiume in piena si sfoga. Il bersaglio è il sottosegretariato all’emergenza rifiuti retto da Guido Bertolaso che ha inserito nella lista nera dei comuni inadempienti sul fronte dell’emergenza rifiuti quello di Napoli. Palazzo San Giacomo è collocato al 22esimo posto, in odore appunto di scioglimento. Il sindaco si sfoga nel corso di una conferenza stampa in sala giunta dove - con mezza squadra di governo al suo fianco e i vertici di Asìa - ha spiegato il piano speciale per ripulire Napoli dai rifiuti ingombranti. Che prevede 007, i vigili urbani a pattugliare le strade e elevare contravvenzioni e arresti, la richiesta di intervento al prefetto di squadre interforze e un investimento di 200mila euro. Bordate su De Luca Procediamo con ordine. Il dato politico è la sfida a Bertolaso. «Assolutamente non ritengo possibile che il terzo Comune d’Italia - spiega l’ex ministro dell’Interno - possa essere sciolto per la vicenda rifiuti. Avendo presente le norme giuridiche e la situazione di fatto. Non siamo mai arrivati al richiamo numero due, abbiamo sempre rispettato le loro indicazioni». La Iervolino insiste su un punto: «Non voglio pensare che si arrivi a manovre politiche. Non voglio pensarlo perché il mio è un atteggiamento sereno e fiducioso nelle Istituzioni». Quindi un’altra stoccata: «Quando c’erano i rifiuti a Napoli sembrava che cascasse il mondo, nessuno parla di Palermo, che è tranquillamente piena di rifiuti. E il sindaco di Palermo Diego Cammarata è mio amico personale. Ma ha avuto contributi straordinari per l’azienda di pulizie che non ci siamo mai sognati di avere. È evidente che questo governo ha riservato un trattamento diverso a Napoli. Sciogliere il nostro Comune sarebbe un arbitrio da regime». Il sindaco riserva un severo richiamo anche al collega di partito e sindaco di Salerno Vincenzo De Luca: «Dice che la sua città è al 70 per cento e io gli rispondo che a Napoli in alcuni quartieri siamo all’85 per cento e Napoli non è Salerno. Napoli è al 21,4, in piena linea con quello che ci chiede il sottosegretariato». L’ira di Losa Contro Bertolaso si scaglia il presidente di Asìa Pasquale Losa - che a fine mandato in primavera lascerà l’incarico - che spiega: «Il comportamento del sottosegretariato è indegno. Ci sono campagne orchestrate da qualcuno per danneggiare la città, noi non lo permetteremo. Il loro intento è uscire solo sui giornali». E ancora: «Ci sono Comuni come Giugliano dove sono state sversate migliaia di tonnellate di rifiuti. Invece di accompagnare queste città alla ripresa gli si manda l’avviso di scioglimento». Un clima teso appena stemperato dalle misure adottate per ripulire le strade dagli ingombranti: si comincia da via Neghelli a Cavalleggeri d’Aosta. I siti localizzati saranno sottoposti a un controllo serrato da parte delle forze dell’ordine. È prevista la costituzione di pattuglie miste per impedire che si riversi illegalmente nei siti sensibili individuati e che verranno bonificati a partire da oggi. La prima fase del piano prevede proprio lo svuotamento dei siti in questione, che hanno visto nei giorni scorsi un notevole aumento dei depositi. «A sversare illegalmente in questi posti - spiega l’assessore competente Paolo Giacomelli - non sono i cittadini, che nella maggior parte dei casi si rivolgono al call center dell’Asia che ha già evaso 120mila richieste, ma piccoli imprenditori, laboratori artigianali, rivenditori di pneumatici». Un tipo di imprenditoria che fa dello smaltimento illegale dei rifiuti uno dei suoi punti di forza per abbattere i costi.

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