Discarica a Chiaiano, è la settimana decisiva

Corsa a ostacoli per l’apertura, imminente la decisione. Eboli, cresce la tensione dopo il sequestro dell’impianto
28 aprile 2008 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Potrebbe arrivare oggi la conferma dell’incarico a Barbara Contini: dovrebbe essere lei il sottosegretario incaricato di seguire la cosiddetta emergenza rifiuti. Il superprefetto Gianni De Gennaro sarebbe intenzionato, invece, a concludere la sua mission entro l’11 maggio, come previsto al momento dell’insediamento. Ma nell’entourage di Berlusconi si starebbe cercando il modo di continuare a utilizzare l’esperienza accumulata a Napoli dal commissario. Anche se De Gennaro continua a mostrare agli amici la foto del trattore della sua casa di campagna, pochi credono che sia possibile rinunciare al suo impegno. Il suo obiettivo immediato, in ogni caso, resta quello di completare il piano già avviato. E su questa strada il nodo centrale resta quello del via alla discarica di Chiaiano che potrebbe spianare la strada all’apertura di tutte le altre. Ieri sera una manifestazione contro il nuovo sito si è tenuta a Villa Borghese a Marano, che con la discarica andrebbe a confinare. Martedì si riunirà la commissione ambiente del comune di Napoli di cui è presidente Carlo Migliaccio originario proprio di Chiaiano e fortemente contrario all’apertura della discarica. In quella sede si scontreranno tutte le posizioni in campo e alla fine sarà votato un documento che, se esprimerà un dissenso al sì del primo cittadino, potrebbe creare qualche difficoltà all’amministrazione. Il secondo ostacolo sulla via del supercommissario resta quello dell’impianto di contrada Coda di Volpe a Eboli. Sabato la magistratura lo ha sigillato denunciando anche il direttore dei lavori per le opere di sbancamento realizzate in un’area protetta e per l’alterazione dello stato dei luoghi. De Gennaro aveva stabilito di utilizzare il vecchio depuratore, dismesso ormai da venti anni, per depositare ventimila tonnellate di ecoballe in una delle vasche. Ma il progetto ha incontrato l’ostilità della cittadinanza e degli amministratori locali. Il primo cittadino ha indicato un sito alternativo che si trova, però, nell’area dell’impianto di Cdr di Battipaglia e ricade, quindi, nel territorio di quel Comune. A Eboli si teme, quindi, che De Gennaro possa requisire le cave che si trovano, però, in un’area molto più vicina al centro abitato. La protesta, quindi, si teme, potrebbe diventare un boomerang. Ieri si è scaricato, invece, regolarmente a Pianodardine ed entro la fine del mese dovrebbe aprire il sito di Savignano. Entro il 20 giugno dovrebbero concludersi anche i lavori a Sant’Arcangelo Trimonte dove ieri è stata celebrata una messa nel cantiere della discarica. De Gennaro, quindi, andrebbe via lasciando siti pronti a ospitare 1 milione e mezzo di tonnellate di spazzatura. Se riuscisse ad avviare la procedura per aprire la megadiscarica di Vallata, sarebbe riuscito ad assicurare al suo successore un lungo periodo di serenità in attesa del via al ciclo industriale dei rifiuti e dell’inaugurazione del termovalorizzatore di Acerra.

 

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