Rifiuti, pronti a bloccare i servizi
Lunedì stop alla raccolta
Verso una nuova mobilitazione. I lavoratori del comparto rifiuti incroceranno le braccia - nella giornata di lunedì - per protestare contro il mancato rispetto degli impegni assunti dai comuni morosi nei confronti di Cosmari Av1 e Asa. La raccolta e tutte le altre attività verranno bloccate. La situazione è al limite e non è da escludere che la lotta di sindacato e lavoratori prosegua anche per i giorni successivi. La sospensione del servizio è stata indetta dalla Uil dopo che - nella giornata di ieri - a fronte di pagamenti concreti, gli enti locali hanno solo avviato le procedure per lo stanziamento di una parte del debito accumulato. Mandati di pagamento sono stati emessi dai comuni di Avellino per 240mila euro, Atripalda per 221mila euro, Solofra per 196mila euro, Monteforte per 188mila euro, Mercogliano per 91mila e 500euro, Manocalzati per 84mila euro, Contrada per 70mila euro (di cui 10mila direttamente all'Asa), Montefalcione per 50mila euro, Prata per 19mila euro. Poco meno di un milione e 200mila euro che - dichiara il presidente del Cosmari Av1 Antonio Caputo - «rappresentano ossigeno per l'Asa: garantiscono la corresponsione degli stipendi agli addetti e assicurano la possibilità di affrontare una serie di spese relative alla logistica. Invito i lavoratori - i cui pagamenti non potranno essere effettuati prima di 5 o 6 giorni - a pazientare e non interrompere il servizio». Appello che sembra essere caduto nel vuoto. La Uil, infatti, ha indetto per lunedì una giornata di sciopero dell'intero settore - limitatamente al bacino del Cosmari Av1 - con mobilitazione e corteo di protesta ad Avellino. Gli operatori si ritroveranno in piazza d'Armi per poi dirigersi - attraverso le principali strade del capoluogo - nei pressi dei palazzi di Provincia e Prefettura. «La protesta - evidenzia Michele Caso della Uil - poggia le basi su due questioni. Non solo, infatti, oggi (ieri, ndr) doveva esserci una prima disponibilità dei fondi e, invece, sono stati emessi appena i mandati. Ma, soprattutto, i pagamenti effettuati - tra l'altro in minima parte per comuni con una morosità notevole - non bastano per il presente (il giorno 15 scadono le assicurazioni dei mezzi per la raccolta) e non c'è alcuna certezza per il futuro». Gli addetti delle aziende Defiam, Pantaleone, Pescatore e Russo - dove vengono trasferite le varie frazioni di raccolta differenziata - non ricevono lo stipendio da mesi. Al corteo di protesta parteciperanno anche loro per chiedere di riavviare un flusso finanziario virtuoso che eviti disagi e penalizzazioni dei lavoratori impegnati nelle attività del ciclo integrato. «Rivolgeremo un appello al prefetto - continua Caso - per un nuovo intervento nei confronti dei comuni morosi che garantisca ulteriore ossigeno all'Asa e stabilisca paletti certi per i futuri pagamenti affinché le difficoltà attuali non diventino routine». Intanto «i disagi per la giornata di sciopero - conclude la Uil - riguarderanno, purtroppo, anche i comuni virtuosi, a meno che non venga stabilito di sospendere l'attività di raccolta esclusivamente nei centri morosi». Una mazzata per enti come il capoluogo che hanno onorato anche il piccolo debito accumulato per provare ad evitare l'interruzione del servizio e i gravi disagi e problemi che questo comporta. «Non credo - dice il sindaco di Avellino, Pino Galasso - che lo stop al servizio di raccolta sia iniquo. Noi abbiamo rispettato sempre tutti gli impegni economici e saremmo ingiustamente penalizzati. Inoltre si interromperebbe la raccolta differenziata che, nel capoluogo sta andando bene».