Sorpresa: la Campania non perderĂ i 500 milioni Ue
Una condanna e altre cinque procedure di infrazione aperte. Anche se nelle strade della regione non ci sono più cumuli di spazzatura, l’emergenza rifiuti fa ancora tremare la Campania. Sempre più nel mirino di Bruxelles e della sua Corte di giustizia. Ma al momento, assicurano da palazzo Santa Lucia, i fondi Ue sono salvi. O meglio, verranno salvati con il superamento della gestione commissariale e con l’elaborazione o l’aggiornamento del piano rifiuti. Perché sono queste le due condizioni poste dalla Commissione Ue per sbloccare le risorse comunitarie. Sul tavolo ci sono 330 milioni di euro, indicati nel programma 2007-2013 alla voce rifiuti. E già qui c’è una sorpresa, perché la Corte di giustizia, nella sua sentenza, parlava di 500 milioni. «Le dico la verità: non so proprio spiegarmi da dove siano usciti quei 500 milioni», dice il dirigente della Regione Carlo Neri, coordinatore dell’area responsabile dell’autorità di gestione del Por Campania. Il punto in questione, però, è un altro. Neri ne è certo: palazzo Santa Lucia continuerà a spendere i fondi Ue. La condanna di Bruxelles, in questo senso, non modifica i programmi. «Il quadro strategico nazionale approvato dal governo d’intesa con le Regioni e lo stesso Por Campania - scandisce Neri - vincolano i fondi Ue ad alcune condizionalità legate al superamento della gestione commissariale e all’elaborazione del piano rifiuti. Fino a quando non saranno soddisfatte queste due condizioni, la Regione potrà continuare ad utilizzare i fondi Ue ma non potrà certificarne la spesa». Vale a dire che le risorse arriveranno a palazzo Santa Lucia solo dopo la presentazione del piano e la successiva verifica di coerenza delle spese effettuate. Al momento, quindi, la Regione può continuare a spendere i fondi Ue in virtù dell’anticipo ricevuto, pari al 7% su un totale di 5,551 miliardi. Ma c’è di più. Prima della sentenza di condanna, sul tavolo del governatore Bassolino è stata recapitata una lettera da Bruxelles con la quale la Commissione Ue comunicava l’interruzione dei pagamenti relativi al vecchio programma 2000-2006 a partire dal 27 giugno 2007, data di contestazione della procedura di infrazione. In soldoni, Bruxelles nega il saldo degli ultimi 12 milioni su un totale di 140 milioni. Sentito il parere della Regione, l’Avvocatura generale dello Stato ha già presentato ricorso alla Corte di giustizia. La sentenza è attesa entro l’estate e in questo senso, a palazzo Santa Lucia, sono tutti ottimisti.