Strada costruita sui veleni indagate ditte di Succivo
Palma Campania. Sotto la strada amianto e rifiuti speciali. Un percorso sui veleni. Questo sarebbe stato realizzato tra il casello del’A30 e i comuni del Vallo di lauro se ieri i carabinieri della compagnia di Nola non avessero sequestrato tutto. I militari avevano già sottoposto il terreno a controlli di carotaggiòo e dai primi risultati era emerso che il materiale usato (per un volume complessivo stimato di circa 200mila metri cubi), era miscelato con rifiuti speciali pericolosi. Dalle successive analisi, la conferma: anche amianto frantumato e miscelato con terreno e materiale pericoloso. Denunciate dieci persone, coinvolte a vario titolo nell’inchiesta. Si blocca, così, un’opera di oltre due chilometri, destinata a collegare un tratto della provincia di Avellino al casello autostradale. Una strada statale pensata anche come via di fuga in caso di eruzione del Vesuvio. L’indagine era cominciata con la denuncia di due imprenditori edili di Succivo, incaricati del trasporto del materiale e del movimento terra. La ditta dei due imprenditori era anche incaricata della realizzazione di un rilevato stradale per portare a una quota più alta la successiva strada veloce. I carabinieri avevano già sottoposto a sequestro l'intero cantiere di due chilometri. In precedenza l’allarme era scattato in seguito all’arresto di due camionisti a Boscoreale, nel dicembre 2009: i carabinieri bloccarono due persone che stavano caricando su un camion rifiuti presi da un fondo agricolo e destinati a essere venduti a un’impresa edile. Si seppe poi che era materiale destinato alla bretella tra l’A30 e il Vallo di Lauro. L’episodio destò l’attenzione del Comune, fu convocato un consiglio comunale sull’argomento e il sindaco Vincenzo Carbone chiese ai carabinieri di vederci chiaro. Dopo il sequestro di ieri i tecnici dell’Arpac sono al lavoro per stabilire l’esatto quantitativo dei rifiuti speciali trovati, ma secondo una stima approssimativa sarebbero circa 200mila metri cubi. È stato il paziente lavoro dei carabinieri della compagnia di Nola, coordinati dal capitano Andrea Massari, a consentire la scoperta della truffa. Le forze dell’ordine hanno controllato decine di camion, che trasportavano immondizia ma che, invece che in discarica, erano diretti verso il cantiere di Palma Campania, in località «Ponte Svizzero». Un tragitto decisamente anomalo, un comodo e pericoloso metodo di smaltimento. Il sindaco di Palma Campania, Vincenzo Carbone: «La salute dei cittadini è molto più importante. Eravamo tutti molto preoccupati, ai carabinieri e alla magistratura va il nostro plauso».