Stop ai fondi nei Consorzi, raffica di dimissioni

Rivoluzione al vertice della struttura post-emergenza: lasciano Coppola e Gagliano Caputi
2 marzo 2010 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Dimissioni a catena ai vertici delle strutture che dovrebbero governare il ciclo dei rifiuti in Campania. Lascia Achille Coppola, presidente dell’ordine dei commercialisti della Campania, nominato da Bertolaso commissario liquidatore del consorzio Napoli e Caserta; va via il responsabile dell’unità stralcio, Vincenzo Gagliani Caputi, con tutto il suo staff. Al suo posto è già stato nominato Luciano Cannerozzi De Grazia. Addio anche dal brigadier generale Sandro Mariantoni, fino a qualche giorno fa a capo della struttura operativa: al suo posto il pari grado Antonio Monaco. Resta, invece, unico a resistere della vecchia guardia, il generale Mario Morelli, comandante logistico Sud, già vicario di Bertolaso, ora coordinatore delle unità stralcio e operativa. Quella che si sta vivendo in queste ore, dunque, è una situazione a dir poco confusa: lo stop allo scudo giudiziario, la difficoltà a far quadrare i conti, la mancanza di denaro liquido sarebbero all’origine della pioggia di addii. Achille Coppola era stato scelto per accertare crediti e debiti del consorzione, ma con il decreto trasformato in legge la settimana scorsa dal Parlamento, era diventato anche gestore della struttura. Una situazione assai difficile: la nuova norma, infatti, parla di riassorbimento del personale in esubero, che nelle schede allegate al provvedimento è quantizzato in settecento unità. E Bertolaso ha rimandato indietro la pianta organica preparata dall’attuale dirigente del consorzio, Antonio Scialdone, che quantizzava in 357 le unità in sovrannumero: troppo poche per il sottosegretario. Contemporaneamente il decreto stabilisce che tutti i costi del ciclo rifiuti vengano pagati dai cittadini campani attraverso la Tarsu, ma questa non potrà salire all’infinito. Non basta: al momento non ci sarebbero in cassa nemmeno i soldi per pagare regolarmente tutti i dipendenti. E per regolarmente si intende versando i relativi contributi. Lo stipendio di gennaio è stato sborsato dalle Province che dovrebbero far fronte anche alle spese di febbraio, ma dopo non è chiaro quello che accadrà. Una situazione ad alto rischio: e Coppola ha preferito lasciare. Una situazione che allarma i sindacati autonomi che, dice il portavoce Vincenzo Guidotti, in assenza di garanzie sugli stipendi è pronto a scendere in piazza. E veniamo all’addio di Gagliani Caputi, uomo di grande esperienza, fino al settembre 2008 segretario generale del Comune di Roma. Anche per la struttura stralcio, quella da lui capeggiata fino a qualche giorno fa, non si preparano giorni facili. Il decreto stabilisce che avvii «le procedure per l’accertamento della massa attiva e passiva derivante dalle attività compiute durante lo stato di emergenza rifiuti in Campania». Ma al momento la struttura è in possesso solo degli incartamenti degli ultimi due anni: ricostruire i precedenti non sarà facile e, tolto lo scudo, si darà prevedibilmente il via a una lunghissima serie di contenziosi. Non basta: una volta accertati i debiti bisognerà creare un elenco e passarlo al ministero per organizzare i piani di rientro. Un procedimento molto lungo e complesso. L’unità stralcio dovrà far fronte ai pagamenti correnti, prendendo i soldi ricavati dall’inceneritore di Acerra. Ma, a quel che pare, al momento la liquidità è ridotta: e non è stata ancora pagata la A2A che sta gestendo l’impianto. La situazione non è rosea nemmeno per i militari che lavorano alla struttura operativa: fino al 31 dicembre ricevevano un’ indennità forfettaria legata al doppio incarico che svolgono da quando lavorano all’emergenza rifiuti. Attualmente, invece, sono retribuite solo le ore di straordinario segnate quotidianamente.

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