Solofra

Depurazione, via al piano per la gestione

Convocato per il 2 Marzi il confronto provincia-Ato
Si cerca l'intesa sulle tariffe
25 febbraio 2010 - Antonella Palma
Fonte: Il Mattino Avellino

Depuratore di Solofra Solofra. Depurazione, i presidenti delle province di Avellino e Salerno convocano i vertici dell’Ato 1 (Calore Irpino) e dell’Ato 3 (sarnese-vesuviano), per definire gli aspetti tecnici e gestionali degli impianti. L’assessore provinciale di Avellino, Domenico Gambacorta, e l’omologo di Salerno, Giovanni Romano, sono pronti ad avviare l’iter. L’incontro è programmato per il 2 marzo prossimo, a Palazzo Caracciolo. Da parte del responsabile Ato 1, Antonio Festa, si punta a coinvolgere anche il commissario straordinario per l’emergenza del bacino Sarno, generale Jucci. «L’idea guida - afferma Festa - è di definire una gestione autonoma dei due depuratori. L’impianto di trattamento chimico-fisico di Solofra assumerà un proprio ruolo e rientrerà nella competenza esclusiva dell’Ato 1. Invece, per la struttura biologica di Mercato San Severino, il ruolo sarà assunto dall’Ato 3. Ma per arrivare finalmente ad un assetto definitivo occorre portare avanti il confronto, avviato dall’Ato 1, con le forze sindacali e imprenditoriali». «La vicenda degli impianti di depurazione - afferma l’ex presidente Codeso, Pio Gagliardi - deve ricadere sugli Ato. È nostro compito spingere in questa direzione affinché si arrivi ad una gestione efficiente, che al tempo stesso assicuri economicità dei costi a carico degli imprenditori. Auspico che prima della stipula della convenzione tra i due Ato, si chiarisca definitivamente che le tariffe riconosciute siano quelle in vigore a livello nazionale, previa verifica da parte della Camera di Commercio». Intanto, le vicende del distretto industriale e sulle strategie da perseguire per il superamento della crisi, sono state al centro della programmazione 2007-2013 della segreteria sindacale Filctem Cgil, in occasione del primo congresso svolto ieri a Solofra nel centro sociale. È stata espressa l’esigenza di confrontarsi sui distretti di Solofra e Calitri con le amministrazioni e le associazioni, coinvolgendo cittadini e lavoratori per promuovere l’ambiente. «L’obiettivo - spiega il segretario Franco Fiordellisi - è migliorarlo rafforzando la competitività attraverso l’innovazione dei processi, dei prodotti e della ricerca. La crisi perdurante ha comportato un incremento degli ammortizzatori sociali, tra cui casse integrazioni, disoccupazioni e indennità di mobilità. Stando ai dati in mio possesso, relativi alle 55 aziende che abbiamo seguito, per complessivi 1500 addetti, c’è l’orientamento a ricorrere ulteriormente alla cassa integrazione. Una strada che, in questa fase, ha come unica alternativa il ricorso ai licenziamenti. Sono convinto - conclude Fiordellisi - che il nostro territorio ha la possibilità di una industria vitale che si può sviluppare e trovare benefici ammodernandosi, utilizzando gli strumenti previsti per l’abbattimento del consumo idrico-energetico, a tutela del territorio ed ambiente. Per ora si tampona con le casse in deroga regionali ma per i due distretti si devono tenere confronti coinvolgendo Provincia e Regione allo scopo di realizzare azioni di formazione e sostegno al reddito ed all’occupazione. In questa fase, allargando l’orizzonte, tiene banco la vertenza Fma, ai cui lavoratori va la nostra solidarietà. In affanno è anche l’area industriale di Calitri, col dramma dei lavoratori Cdi. Una difficoltà che investe l’intera comunità locale». Dal sindaco di Calitri, Di Milia, l’appello a snellire l’iter procedurale delle aziende sottoposte a curatela fallimentare, per consentire la riconversione degli opifici e favorire investimenti, percorso necessario per uscire dalla crisi del distretto. Presenti al congresso i responsabili di organismi istituzionali, la segreteria Filcetem Cigl nazionale, l’Ato 1, il Parco dei Picentini, Legambiente, Arci, dirigenti di associazioni imprenditoriali.

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