Asa e Cosmari, il collasso è dietro l'angolo

Risorse economiche ormai al minimo
Domani nuovo summit in prefettura
25 febbraio 2010 - Lidia Salvatore
Fonte: Il Mattino

Si torna in Prefettura. È stato convocato per domani alle 11 un nuovo vertice sull'emergenza economica che investe i soggetti impegnati nel ciclo integrato dei rifiuti. L'appuntamento è stato fissato proprio mentre le organizzazioni di categoria stavano vagliando l'ipotesi di una giornata di mobilitazione di tutto il settore. Nelle more della conversione in legge del Dl 195, i due consorzi vivono una fase di grossa sofferenza finanziaria dovuta, soprattutto, agli esorbitanti crediti vantati e non riscossi da numerosi comuni. Difficoltà che si riflettono, di conseguenza, sulle rispettive società partecipate e su tutti gli altri soggetti impegnati nelle attività afferenti il comparto. La situazione più delicata si registra all'Asa. L'azienda è in grave difficoltà: un mezzo su quattro è fermo, il carburante è agli sgoccioli. Mancano persino gli scatoli per la raccolta dei medicinali scaduti dagli appositi contenitori. Le risorse finanziarie sono al limite: non c'è disponibilità per il pagamento delle spettanze di febbraio ai lavoratori. L'azienda di viale Italia è costretta, inoltre, a rinviare pagamenti con i fornitori. In conseguenza di ciò, già nelle prossime ore, potrebbe arrivare lo stop ai conferimenti dalle società presso le quali l'Asa trasferisce le varie frazioni di raccolta differenziata che, a loro volta, accusano gravi problemi. Defiam - dove vengono stoccati umido, ingombranti e vetro - e Dentice Pantaleone - dove arrivano plastica e cartone - sono in arretrato di due mensilità con il pagamento dei lavoratori. La situazione è a un passo dal collasso. I vertici dei due consorzi hanno annunciato - tra l'altro - che le risorse disponibili assicurano la possibilità di andare avanti ancora per pochi giorni. Pure gli stipendi dei «cosmarini» sono garantiti solo per il mese di febbraio. Ecco che, dunque, dall'incontro in Preffettura - al quale dovrebbero partecipare tutti i soggetti interessati, a cominciare da amministrazione provinciale e IrpiniAmbiente, oltre alle organizzazioni di categoria - si auspica una svolta. Diversamente, già la prossima settimana il sistema sarà alla paralisi e i cittadini saranno costretti a fare i conti con una nuova emergenza rifiuti. Non certo il migliore dei modi per l'avvio della nuova fase di gestione. Le speranze sono tutte rivolte alla conversione in legge del Dl 195 che dovrebbe fare, una volta per tutte, chiarezza. La nuova normativa dovrebbe affidare ai commissari liquidatori la gestione dei Cosmari fino al prossimo 31 dicembre. Gli stessi dovrebbero, nel frattempo, quantificare la massa attiva e passiva e avviare il recupero crediti. In attesa di diventare titolari dei ruoli e della riscossione di Tarsu o Tia, poi, provincia e IrpiniAmbiente potrebbero emettere le prime fatture nei confronti dei comuni per i servizi svolti dal primo gennaio - quando ne hanno assunto la titolarità - e garantire anticipazioni a consorzi e società per il pagamento del personale e le spese di gestione. Nel frattempo, l'assemblea dei sindaci del Cosmari Av1 ha approvato - su proposta del presidente Caputo - la pianta organica in essere, recependo la delibera del Cda del consorzio con la quale si era provveduto, lo scorso 31 dicembre, alla stabilizzazione a tempo indeterminato dei cosmarini. L'assemblea ha ribadito l'auspicio che il nuovo progetto industriale di provincia e IrpiniAmbiente tenga conto dell'immissione in servizio del personale dei Cosmari e delle altre risorse umane che rientrano specificatamente nei contratti di servizio dei comuni relativi al ciclo integrato dei rifiuti.

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