Cosmari Av2, sindaci contrari allo scioglimento
Cade il numero legale, il Cosmari resta in attività. Gli amministratori del consorzio Av2 decidono di non seguire il percorso tracciato dal presidente Vincenzo Sirignano. Salta, dunque, l’ipotesi scioglimento e la conseguente nomina di commissari liquidatori. L’affollata assemblea dei sindaci ratifica la pianta organica, passaggio necessario ad evitare lo spettro della mobilità per parte dei cosmarini in forza all’ente. Prima di proseguire la discussione, però, una buona fetta di amministratori abbandona la riunione in corso presso la sede del Cosmari. «La decisione - evidenzia il sindaco di Grottaminarda, Giovanni Ianniciello - deriva dall’opportunità di attendere la conversione in legge del Dl 195 e di ottenere garanzie, che ancora non abbiamo, di assorbimento dei lavoratori da parte di IrpiniAmbiente». Intanto, il presidente del Cosmari Av1, Antonio Caputo, ha convocato per mercoledì prossimo - ore 9.30 presso la sala consiliare del comune di Avellino - l’assemblea dei sindaci del consorzio cittadino. All’ordine del giorno la ratifica della pianta organica e comunicazioni del presidente sulla recente nomina - da parte dell’amministrazione provinciale - di commissari liquidatori per l’accertamento di attivi e passivi dell’ente. Nel frattempo, non finiscono i problemi in casa Cisl. A seguito della revoca del distacco sindacale a Michele Caso, prende le distanze e si dimette dall'organizzazione Luigi Casanova, segretario della Fit Cisl, categoria che si occupa di trasporti e ambiente. «La mia ferma contrarietà - evidenzia - all’allontanamento di Michele Caso ha prodotto una frattura con la segreteria provinciale, resa insanabile dai reiterati comportamenti prevaricatori rispetto al mio incarico, nonché da pubbliche dichiarazioni lesive della mia dignità di persona oltre che di sindacalista». Casanova ha rassegnato le sue dimissioni - in maniera irrevocabile - attraverso una lettera dai toni anche forti. «La decisione della segreteria provinciale - scrive - rappresenta un atto di estrema gravità, soprattutto per il merito. L’allontanamento di Caso non trova giustificazione in nessuna contrapposizione: la legittimazione ed il riconoscimento degli assetti dirigenziali decisi dall’ultimo congresso non sono mai stati in discussione».