Bonifiche fantasma, Ganapini: «Azzero i vertici della Recam»

26 aprile 2008 - Fabrizio Geremicca
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
«Ho chiesto di convocare l'assemblea della Recam e di azzerare i vertici della società, che va profondamente trasformata». Walter Ganapini, assessore all'Ambiente della Regione Campania, rompe gli indugi e interviene sul tema delle bonifiche fantasma. Quelle affidate in parte alla Jacorossi, società privata, in parte alla Recam, società controllata al 51% dalla Regione Campania e al 49% da Italia Lavoro.
Intanto proprio la Regione eroga altri 18 milioni di euro a Recam per le bonifiche, nonostante non sia in grado di effettuarle.
«Sono soldi richiesti per ordini di servizio del Commissariato. Confido che siano gli ultimi, prima della svolta. Non si può intendere per bonifica l' utilizzo di personale generico per portare via cassette di frutta. Bonificare significa andare a Villa Literno, Acerra, Aversa e mettere in campo le migliori competenze».
Come cambierà la società dopo il suo intervento?
«Uno dei passaggi essenziali dei mesi prossimi riguarda l' esigenza di dotare la Regione Campania di una strumentazione aggiornata, competente e vera per uscire dalla visione assistenzialistica del tema del lavoro Lsu. Nessuna macelleria sociale, intendiamoci. Servono innesti di qualità alta nei settori della chimica, dell'ingegneria chimica, delle biotecnologie e urge un serio percorso di formazione e specializzazione del personale. Infine, Italia lavoro, che detiene il 49% della Recam, uscirà dalla compagine, perché sono scaduti i 5 anni previsti».
Bonifiche al rallentatore. Cosa si può fare?
«Ne ho discusso con Massimo Menegozzo, commissario alle bonifiche. C'è un progetto per coinvolgere anche le risorse imprenditoriali che esistono in Campania. Abbiamo per questo attivato pure rapporti con Confindustria nazionale».
In percentuale, quanta parte del territorio campano è stata bonificata?
«Ho rivolto la domanda al professore Menegozzo, il quale mi ha garantito una risposta in tempo breve. Le risorse ci sono: circa 400 milioni di euro. La mia preoccupazione è che non vadano disperse. È l'ultimo treno, poi non arriveranno altre risorse pubbliche e non sarà facile trovare privati che investano. Non possiamo sbagliare».
Quali sono i compiti del Commissario alle bonifiche, ora che non gode più dei poteri straordinari?
«Concede le autorizzazioni per le iniziative in corso d'opera ».
Berlusconi ha detto che convocherà a Roma una riunione dei maggiori esperti mondiali di bonifiche. La Regione Campania sarà rappresentata?
«Suggerirei di invitare Simonetta Tunesi, che sta operando con noi per il problema diossina e metalli pesanti ad Acerra. Un altro esperto è Giovanni Vallini, scienziato di fama internazionale nel campo delle Biotecnologie ambientali».
I depuratori che stentano sono un'altra delle emergenze ambientali in Campania.
«Come per Recam, una riflessione andrà fatta in tempi brevi anche su Hydrogest, il consorzio di imprese ai quali sono stati affidati. Non vanno e leggo previsioni tecniche irritanti circa i tempi per rimetterli in ordine».
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