Rifiuti, tutti in campo per evitare il crac
È corsa contro il tempo. I soggetti impegnati nel ciclo integrato dei rifiuti sono all'affannosa ricerca di ossigeno per le proprie casse societarie. Mentre sindacati e lavoratori sono pronti a bloccare i servizi. La situazione - soprattutto per Cosmari Av1 e Asa - è prossima al collasso. Anche il tentativo di rivolgersi alle banche per ottenere anticipazioni si sta dimostrando molto più complesso del previsto. Per questo, il presidente del Cosmari Av1 Antonio Caputo - che si era rivolto all'istituto tesoriere dell'ente per garantire il pagamento degli stipendi ai cosmarini - ha rivolto un nuovo appello al prefetto. La banca, infatti, ha chiesto a Caputo di pazientare fino al CdA del 24 febbraio. Solo in quella sede potrà essere sciolta la riserva sulla possibilità di concedere la somma necessaria al pagamento delle spettanze ai lavoratori. Il presidente del Cosmari ha richiesto l'intercessione del prefetto per provare a snellire i tempi della procedura. I cosmarini attendono, infatti, ancora gli stipendi. Non vanno meglio le cose all'Asa. I vertici dell'azienda hanno richiesto la convocazione di un vertice prefettizio con tutti i soggetti impegnati nelle attività afferenti il ciclo integrato. «La situazione finanziaria dell'Asa - evidenzia l'Ad Sheila Chiusolo - era già compromessa al 31 dicembre, a causa dei ritardi delle amministrazioni comunali. Le nuove competenze previste dal Dl 195 in capo alla società provinciale rischiano di interrompere i flussi finanziari, determinando l'interruzione dei servizi, il mancato pagamento dei fornitori e degli stipendi dei lavoratori». Una sollecitazione a Blasco arriva anche dal sindacato che minaccia l'astensione dal lavoro. «Nonostante gli appelli di questi mesi - evidenzia il segretario della Fit Cisl Luigi Casanova - parte della classe politica irpina persevera, evidentemente, nel suo piano di destabilizzazione. La perdurante inadempienza di diversi comuni nei confronti del Cosmari crea nefaste conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti».