Processo rifiuti

Impregilo chiede lo stop del sequestro dei capitali

13 febbraio 2010
Fonte: Il Mattino

La difesa del gruppo Impregilo ha chiesto l’incidente di esecuzione nel corso del processo alla gestione commissariale dell’emergenza rifiuti in Campania. Difeso dal penalista Alfonso Maria Stile, il gruppo punta a sottoporre alla valutazione della quinta sezione penale di Napoli, la richiesta di sospendere il sequestro di beni a carico della Impregilo. Come è noto, la scorsa settimana, i giudici del Riesame hanno depositato un provvedimento sulla controversa questione del sequestro di beni alle imprese unite in una Ati nel corso della crisi rifiuti in Campania. Al termine del secondo verdetto del Riesame (che risulta comunque appellabile in Cassazione), il tetto di beni sequestrati è stato fissato a 260 milioni di euro. Quanto basta a passare alle vie di fatto: tanto che in questi giorni la Guardia di Finanza di Napoli ha dato seguito al sequestro di alcuni conti correnti riconducibili al gruppo Impregilo. In aula l’istanza presentata dall’avvocato Stile, che dovrà essere discussa nell’udienza di mercoledì prossimo. Due le motivazioni della difesa: non può essere la Procura, ma il Tribunale a operare il sequestro; non è possibile effettuare il sequestro a questo punto del procedimento, in attesa del ricorso per Cassazione. La parola ora spetta ai giudici della quinta penale.

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