Furia disoccupati, guerriglia in via Toledo
Nuovi raid in centro nel corso dell’ennesima protesta dei disoccupati con cassonetti rovesciati, fioriere divelte, spazzatura e petardi lanciati contro il portone del municipio. Tutto era cominciato intorno alle 10, quando un gruppo di senza lavoro dei «banchi nuovi», un centinaio in tutto, si sono avviati verso il Comune. Arrivati nei pressi di palazzo San Giacomo, hanno acceso dei fumogeni e, approfittando del parapiglia che ne è seguito, sono riusciti a lanciare dei sacchetti pieni di spazzatura e dei petardi contro il portone. Immediatamente sono intervenuti gli agenti in assetto antisommossa che li hanno allontanati creando un cordone di sicurezza. I manifestanti sono rimasti davanti al Municipio fino alle 13: chiedevano di essere ricevuti da Gennaro Mola, delegato dal sindaco a seguire la questione rifiuti, ma l’incontro non c’è stato. «Non ci siamo mai rifiutati a un confronto chiaro e sereno, ma non accettiamo comportamenti violenti e insopportabili come questi», ha sottolineato Mola. «Protestiamo contro la decisione del Comune di affidare a un’associazione ambientalista l’incarico di procedere a una campagna di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata e anche alla distribuzione materiale dei sacchetti», hanno detto i portavoce dei «banchi nuovi». Ma l’Asia spiega di aver bandito una gara europea per affidare la distribuzione alle famiglie dei kit per la differenziata porta a porta, la campagna informativa per accrescere la responsabilità dei cittadini, la produzione di iniziative proprie per promuovere la partecipazione informata. Il tutto per 700mila euro. Hanno partecipato cinque concorrenti e ha vinto un’impresa che fa riferimento al Wwf, la Wwf servizi. «Non possiamo affidare servizi a soggetti senza lo svolgimento di gara», ribadisce Daniele Fortini, amministratore delegato dell’azienda. Intorno alle 13 il gruppo si è spostato verso via Toledo, dove si sono avviati anche gli aderenti al cosiddetto «coordinamento progetto bros», quello che raggruppa tutti i partecipanti ai corsi di formazione del progetto Isola che puntava proprio sulla differenziata. Nella zona pedonale sono vietati i cortei, ma i manifestanti sono andati avanti rovesciando cassonetti e fioriere. Così sono arrivati a palazzo Santa Lucia dove sono stati ricevuti dall’assessore al Lavoro Corrado Gabriele: chiedevano impegni precisi per una nuova riunione della cosiddetta cabina di regia, quella che dovrebbe disegnare il futuro dei corsisti che al momento ricevono un assegno senza essere impegnati in nessun settore. Gabriele ha comunicato che l’incontro si terrà il 19 febbraio. Al termine un comunicato del coordinamento: «Nella riunione si delineerà e definirà più specificamente quali saranno i passaggi di continuità e miglioramento delle attuali condizioni dei 4.000 precari Bros. Si conoscerà l’esito del monitoraggio». Secondo i disoccupati, in quella data si verificherà «la volontà politica degli enti locali a inserire i corsisti all’interno delle società pubbliche, società pubbliche che si operano nei settori prevalentemente dell’ambiente». Nello stesso settore si contano almeno quattrocento esuberi: quelli dei lavoratori dei consorzi di bacino.