Ricorso al Tar, Fise non blocca "IrpiniAmbiente"

Prima udienza a Roma, gli imprenditori rinunciano alla sospensiva. ma la battaglia continua
11 febbraio 2010 - Michele De Leo
Fonte: Il Mattino Avellino

«Scongiurato il rischio di bloccare la gestione del ciclo integrato dei rifiuti». Soddisfazione, alla Provincia, per la decisione di Assoambiente - che, all’interno di Fise (Federazione imprese di servizi) rappresenta a livello nazionale e comunitario le imprese che gestiscono servizi ambientali - di rinunciare all’istanza di sospensiva nel ricorso avverso la scelta dell’amministrazione provinciale di Avellino di costituire un soggetto interamente pubblico per il settore rifiuti. La prima udienza presso il Tar del Lazio - per legge competente in materia - riserva già delle sorprese. Ma apre anche ad un nuovo botta e risposta tra le parti. «Si esprime soddisfazione - evidenzia Palazzo Caracciolo - per l’esito dell'udienza che, sebbene relativamente alla fase cautelare, ha di fatto confermato la correttezza del provvedimento». Immediata la replica dell’associazione guidata da Paolo Cesco: «La decisione dei legali di Fise Assoambiente di differire la discussione è stata dettata esclusivamente da motivi di natura procedurale (l’esigenza di proporre motivi aggiuntivi per l’impugnazione del provvedimento del commissario numero 7 del 31 dicembre, in precedenza non conosciuto), nonché in considerazione dell’esame in corso in Parlamento di proposte di modifica al decreto legge 195, che rende opportuno un esame nel merito del ricorso». Fise Assoambiente, dunque, invita non solo a non cantare vittoria, ma rilancia sul ricorso presentato. «Risulta assolutamente arbitraria e infondata - evidenzia la federazione attraverso una nota - ogni affermazione tendente a indurre il convincimento che l’esito dell’udienza cautelare abbia confermato la correttezza del provvedimento impugnato: in considerazione del rinvio della discussione all’udienza di merito, il giudice non ha formulato alcuna valutazione. Confermiamo integralmente le ragioni dell’impugnativa». Diversa, invece, l’interpretazione dell’amministrazione provinciale sulla prima udienza del ricorso presentato per ottenere «l’annullamento della deliberazione di affidamento del servizio di gestione del ciclo integrato dei rifiuti alla società provinciale denominata ”IrpiniAmbiente” spa». Per Palazzo Caracciolo, infatti, l’esito dell’udienza «ha sgombrato il campo da equivoci e incertezze che la richiesta di una sospensione immediata dell’attività aveva potuto ingenerare tra i cittadini e tra gli interlocutori di provincia e società nella gestione del servizio. Soprattutto in un momento particolarmente delicato, di passaggio alla amministrazione ordinaria». I rapporti tra le parti restano, dunque, tesi. Le posizioni assai distanti. La decisione degli avvocati di Fise Assoambiente porta la Provincia - difesa davanti al Tar del Lazio dal legale della società «IrpiniAmbiente» Giancarlo Viglione e dal legale dell’avvocatura provinciale Gennaro Galietta - a ribadire «la legittimità della nostra scelta, adottata nell’esclusivo interesse dei cittadini». L’amministrazione guidata da Cosimo Sibilia è, dunque, sempre più convinta del percorso intrapreso e conferma la volontà a portare avanti con decisione le scelte adottate. Nessun ripensamento, dunque. Ma nemmeno un tentennamento: Palazzo Caracciolo non torna indietro. Dall’altra parte, però, neanche Fise Assoambiente non retrocede di un millimetro e annuncia che porterà avanti la battaglia giudiziaria avviata per «tutelare gli interessi degli associati rispetto ad un provvedimento che non risponde ai dettami della normativa vigente». La partita, dunque, è ancora tutta da giocare. La palla resta nelle mani del giudice che dovrà esprimersi nel merito del ricorso. «In un’udienza in data da destinarsi», spiegano da palazzo Caracciolo. «La scelta di soprassedere alla richiesta cautelare - ribattono da Fise Assoambiente - è stata assunta anche in funzione di una convocazione a breve dell’udienza di merito».

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