Polveri sottili, sforamenti record
Il Comune: non ci risulta
A Caserta torna l'emergenza ambientale. Lo testimoniano i dati forniti dall'Arpac sull'inquinamento atmosferico. Un quadro preoccupante che potrebbe imporre nuove e più restrittive misure di intervento nel centro storico. Stando a quanto riportato dai bollettini dell'agenzia regionale emerge infatti che dall'inizio dell'anno le famigerate Pm10, le polveri sottili immesse in atmosfera dalle automobili, ma non solo, hanno superato il livello di guardia già sei volte in via Settembrini, quattro volte in corso Giannone e tre volte in via De Gasperi. Se si tiene conto che il tetto massimo consentito non dovrebbe essere superato più di 35 volte in un anno, ci si rende subito conto del preoccupante trend di crescita registrato in città nelle ultime cinque settimane. Un dato non confermato dal Comune di Caserta che sostiene invece di aver raggiunto risultati incoraggianti sul piano del contrasto all'inquinamento atmosferico grazie anche alle abbondanti precipitazioni che si sono abbattute sul territorio questo inverno. «Siamo in attesa delle ultime analisi - ha spiegato l'assessore comunale all'ambiente, Maria Laura Mastellone - dopodiché saremo in grado di mostrare i nostri dati. I valori diffusi dall'Arpac non sono assolutamente in linea con quelli riscontrati dalle nostre misurazioni. Ci risulta infatti che non ci siano stati superamenti degni di nota, l'unica situazione a rischio resta, a nostro avviso, quella in via Roma». Per ovviare ai noti problemi tecnici riscontrati nei mesi scorsi dalle centraline di monitoraggio ambientale (tre quelle attualmente in funzione a Caserta), l'ufficio Ecologia ha avviato infatti delle misurazioni a campione, della durata di ventiquattro ore, in varie zone della città. Tra i punti di osservazione prescelti oltre alla centralissima via Roma anche le frazioni di San Leucio e San Clemente. L'attenzione tuttavia resta alta anche alla luce di quanto accaduto nel 2009. Tra i mesi di gennaio e dicembre dello scorso anno infatti le Pm 10 hanno oltrepassato la soglia massima ben 43 volte in via De Gasperi e addirittura 78 volte in corso Giannone costringendo le autorità ad assumere iniziative drastiche - come la chiusura della strada al transito veicolare - per ottenere l'abbattimento del tasso di inquinamento. Non destano particolare preoccupazione al momento invece le quantità di biossido di azoto, ossido di carbonio, ozono e benzene presenti in atmosfera che pure avevano fornito più di un grattacapo nel 2009. In alcuni casi l'ozono aveva infatti fatto registrare fino a quattordici superamenti.