Casal di Principe

La rimozione di Cristiano Oggi sentenza del Tra Lazio

10 febbraio 2010
Fonte: Il Mattino Caserta

CASAL DI PRINCIPE. Rimozione del sindaco e scioglimento del Consiglio comunale a Casal di Principe, la decisione definitiva del Tar del Lazio, presso il quale è stato presentato il ricorso, è attesa per oggi. Il 27 gennaio la prima sezione del tribunale amministrativo laziale, presieduta da Giorgio Giovannini, chiese al capo della protezione civile, Guido Bertolaso, ex commissario per l’emergenza rifiuti in Campania di fornire ulteriori informazioni sull’accaduto. «Una motivata relazione sui tratti salienti della vicenda controversa, corredata dalla pertinente documentazione», è così che la definì il giudice, sarebbe dovuta essere depositata entro otto giorni ma fino alle tredici di ieri mattina nessun atto sarebbe stato ancora registrato. «L’ultimo giorno utile sarebbe stato lunedì, questo almeno quanto mi ha detto l’avvocato - spiega Cipriano Cristiano, primo cittadino rimosso per gravi e reiterate inadempienze nella raccolta rifiuti - ma è chiaro che ogni aspetto riguarda la discrezionalità di colui che dovrà giudicare l’intera questione. Spero solo – continua - che si possa arrivare subito a un punto fermo». Sull’esito Cristiano si è detto semplicemente «fiducioso e senza alcuna recriminazione». Nessun pentimento nemmeno per Francesco Schiavone che, sindaco facente funzione dal primo gennaio, confessa: «stiamo andando avanti anche tra mille difficoltà». Nel caso in cui il ricorso non dovesse essere accolto il voto di marzo è sicuramente confermato ma non lo sono le dimissioni degli assessori che pure erano state annunciate come atto dimostrativo. «Dimetterci a pochi giorni dall’eventualità di nuove liste elettorali – dichiara l’assessore comunale Antonio Corvino, il più votato nella scorsa tornata elettorale con ben 754 preferenze - non avrebbe più senso. Un significato particolare lo avrebbe avuto se lo avessimo deciso all’indomani del provvedimento e dunque a gennaio ma anche in quel caso a prevalere è stata la responsabilità assunta dinanzi ai casalesi». Se il 28 febbraio si presenteranno le liste per andare alle urne un mese dopo, tra i papabili alla carica di sindaco ci sarebbe proprio Corvino che ha più volte dimostrato il desiderio di candidarsi anche alla Provincia per il Pdl. Se il Tar dovesse avvalorare la rimozione e lo scioglimento del Consiglio, ad aprirsi sarebbe anche la questione politica e gli imputati sarebbero i parlamentari del centrodestra, già accusati di non aver saputo tutelare le ragioni del Comune

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