Una discarica sui pozzi Arin: via ai controlli

5 febbraio 2010 - Domenico Maglione
Fonte: Il Mattino

Veleni sui pozzi d'acqua dell'Arin: scattano le verifiche per scongiurare l'inquinamento delle falde. Il materiale nocivo, un'ingente quantità tra vecchi copertoni d'auto, elettrodomestici fuori uso e materiali ingombranti di ogni genere, è stato scoperto ieri mattina dai vigili urbani del nucleo di polizia ambientale del locale comando su un'area, di proprietà della stessa azienda di risorse idriche napoletana,nella zona di Lufrano a Casoria. Si tratta di una striscia di terreno alla quale si accedeva una volta attraverso un cancello - da alcune settimane misteriosamente scomparso - dove l'Arin ha rinvenuto anni fa risorse idriche importanti attivando così tre pozzi. È un'area da riservare e proteggere ma di fatto trasformata in discarica a cielo aperto, con notevole pericolo per la falda acquifera seriamente minacciata da sostanze molto pericolose. Immediatamente i vigili hanno inoltrato un'informativa in Procura e avvertito l'Arin che si è impegnata e per iscritto subito ad attivarsi per smaltire in maniera appropriata il materiale. «Non abbiamo proceduto al sequestro perché c'è l'impegno dell'Arin a risolvere con la massima celerità il problema», fanno rilevare i vigili. Ma restano i dubbi sui possibili danni, intanto, causati dalla permanenza dei rifiuti tossici sul terreno e le eventuali conseguenze per la falda acquifera. Gli esperti garantiscono che non ci sono stati problemi ma verrà chiesto all'Arin di fare ulteriori controlli, oltre quelli già preventivati e scrupolosi che vengono sistematicamente attuati, per accertare la salubrità dell'acqua ed evitare rischi per la salute dei cittadini.

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