Vallo della Lucania L’approvazione del mega-progetto

«Cilento, il piano ingessa il parco»

Critico sullo strumento che andrà a ragolare la più grande area protetta
3 febbraio 2010 - Nicola Nicoletti
Fonte: Il Mattino Salerno

VALLO DELLA LUCANIA. Terminato il tempo per gli entusiasmi per l'approvazione del Piano del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, iniziano le critiche sullo strumento che deve regolare lo sviluppo dell'area protetta tra le più grandi d'Italia. Il piano era stato approvato dal Consiglio Regionale della Campania nella seduta della vigilia di Natale. Parco del Cilento Tale lavoro ha il fine di coniugare le esigenze di conservazione del patrimonio ambientale, storico, antropologico e culturale con quelle di sviluppo economico del territorio in un'ottica di sostenibilità. Vista l'eterogeneità e le diverse caratteristiche, il territorio è stato suddiviso in quattro zone. Il gruppo di lavoro, coordinato da Domenico Nicoletti, già direttore dell'Ente e dal Professor Roberto Gambino, ha collaborato con l'Ufficio di Piano. «Posso considerarlo davvero un successo - commenta Nicoletti - è il risultato più importante sinora ottenuto, adesso abbiamo regole certe per chi vuole investire qui: dai semplici cittadini alle grandi associazioni». Ma le opinioni non sono condivise da tutti sulla gestazione dello strumento che, invece di favorire lo sviluppo, ne ostacolerebbe la crescita. «Questo piano ingessa il territorio: è uno strumento urbanistico calato, ancora una volta, dall'alto. Dov'è la condivisione di base?». A gettare ombre sul documento sin'ora osannato dalla direzione dell'ente attraverso il presidente Amilcare Troiano e dai politici regionali, è Antonio Episcopo, avvocato, già coordinatore dell'area ambiente e del settore politica del territorio della Regione, strutture che hanno competenza sull'istituzione e sul controllo dei parchi. «Ci sono 576 osservazioni da parte di comuni, comunità montane, associazioni e cittadini sulla bontà di questo documento», e annuncia una prossima tensione tra il parco e i comuni sulle autorizzazioni per svariate esigenze che il territorio necessiterà per la crescita. «La burocrazia ostacolerà lo sviluppo». Episcopo, persona vicina al Pdl, ha presieduto numerose riunioni del tavolo tecnico sino alla proposta di adozione del piano che conteneva le aree contigue del parco. Anche il Codacons Campania esprime riserve. «Da tempo - spiega l'avvocato Morena - constatiamo come sia diffuso e tollerato l'abusivismo edilizio, documentiamo gli attacchi alle coste e ai siti di interesse comunitario. Quanti hanno gioito per il Piano del Parco, senza conoscerne i contenuti, hanno anche tollerato il ritardo ultradecennale nell’elaborazione di un documento fondamentale per la vita dei territori protetti»

Powered by PhPeace 2.6.4