Solofra

Depuratore e mercato concia al bivio

Parte la stagione fieristica ma il nodo è la gestione del disinquinamento
2 febbraio 2010 - Antonella Palma
Fonte: Il Mattino Avellino

Solofra. Depurazione ed expò, settimana decisiva per le industrie conciarie del distretto. Ad «Anteprima Milano», c’è il made in Solofra. La fiera delle migliori società produttrici di pellami, rassegna altamente specializzata, riservata ai designer, apre i battenti per una due giorni che promette di disegnare gli scenari del mercato conciario. L’evento presenta le collezioni ”Estate 2010” dell’intera filiera produttiva, inaugurando le fiere internazionali. Subito dopo seguiranno New York e Lineapelle Bologna (16-18 marzo). Sono centoquaranticinque le aziende presenti, di cui l’85% italiane, che esprimono un fatturato annuo di oltre 2 miliardi di euro, di cui il 60% esportato. «Anteprima» si rivolge ad una categoria selezionata di operatori e ricercatori, dai quali partono poi le tendenze moda dell’alta qualità. È un settore all’interno della quale la pelle italiana svolge un ruolo primario e che assorbe mediamente il 25% del prodotto conciario nazionale. Gli imprenditori sperano di assicurarsi una buona risposta mentre le organizzazioni sindacali attendono di cogliere segnali positivi in chiave di ripresa dell’occupazione. «Le rassegne fieristiche - evidenzia Michele De Maio, membro solofrano del consiglio Unic - rappresentano un impulso a migliorare e consolidare quello che si fa in termini di lavoro, qualità e quantità, allargando le conoscenze del mercato. Al tempo stesso, si punta a proporre al meglio sia le aziende che il settore. Ci presentiamo a queste rassegne fieristiche confidando di suscitare interesse negli stilisti e di spronare nuova domanda. Questa di Milano, come organizzazione, rappresenta un livello che si distingue nella struttura per ricerca e moda. Di certo servirà a capire le tendenze del settore e l’andamento del mercato. I mesi di gennaio e febbraio sono tradizionalmente quelli mesi in cui si lavora meno». E sui risvolti che sta registrando la riorganizzazione della gestione degli impianti per il disinquinamento: «La struttura - afferma Michele De Maio - rappresenta per noi imprenditori un servizio essenziale, determinante. Il futuro di larga parte del distretto industriale, soprattutto dei lavoratori, dipende da una gestione equilibrata dell’intera materia». Le organizzazioni sindacali, intanto, appaiono preoccupate per le nuove richieste di cassa integrazione. «C’è una ripresa delle richieste di casse integrazioni - afferma il segretario Cisl, Giovanni Esposito - da parte di aziende locali. Un fenomeno, per ora, circoscritto a cinque concerie, che hanno richiesto una proroga. C’è attesa rispetto alle scadenze fieristiche, per cercare di cogliere gli orientamenti del mercato e per capire se quest’anno ci sarà l’attesa ripresa delle produzioni e del lavoro». Riflettori accesi anche sull’evoluzione della vertenza depurazione. Domani è programmata presso la Regione Campania una riunione con le Autorità d’Ambito proprio sul tema del depuratore della cittadina conciaria. Prevista la presenza dei vertici dell’Ato 1 «Calore Irpino», nel cui territorio di competenza ricade la struttura, e quelli dell’Ato 3, di Mercato San Severino. L’incontro è propedeutico alla conferenza dei servizi per il trasferimento della gestione dei due depuratori ai soggetti d’Ambito e per avviare la procedura tesa alla conduzione dei due complessi depurativi: quello di Solofra e quello di Mercato San Severino. Il presidente Ato 1, Antonio Festa, presenterà in occasione dell’incontro un verbale d’intenti sottoscritto con le parti sociali (datoriali, sindacali) emerso nel recente incontro che si era svolto ad Avellino, nella sede Ato. Il tavolo di domani dovrà servire a stabilire i principi da cui far discendere il contenuto della convenzione tra i due Ato.

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