Garanzie dei sindaci sull’Asa e Romano è pronto a ritornare
Caputo ne chiederà la liquidazione
Acquisto ex Irm: D'Amore rinuncia
È il giorno dell’Asa. Sarà sciolto oggi il nodo relativo alla presidenza della società di viale Italia. La questione verrà affrontata nel corso dell’assemblea dei sindaci del Cosmari Av1. La convocazione del presidente Antonio Caputo prevede un solo argomento: «Prosieguo amministrativo del Cosmari: determinazioni». Il numero uno dell’ente di via Pescatori attende indicazioni dai colleghi sindaci rispetto all’opportunità di andare avanti. Caputo arriverà, infatti, all’assemblea con la richiesta di messa in liquidazione del Cosmari: è inutile e rischia di diventare problematico - per il presidente - prolungare la vita di un soggetto svuotato di competenze e contenuti economici. Dalla decisione degli amministratori - è immaginabile un rinvio della questione in attesa di comprendere i termini della conversione in legge del decreto 195 - dipenderà anche la questione relativa al futuro dell’Asa. L’eventuale liquidazione del Cosmari aprirebbe, infatti, una prospettiva analoga per la società di viale Italia. In ogni caso, c’è da affrontare e risolvere il nodo legato alla presidenza. Romano - dopo aver rifiutato di tornare alla guida della società nonostante la coptazione arrivata dal consiglio di amministrazione - potrebbe fare un passo indietro e tornare a sedersi sullo scranno più alto di viale Italia. Un’ipotesi avvalorata dalla rinuncia del vice presidente Fernando D’Amore alla delega - arrivata nel corso del consiglio di amministrazione - a condurre la trattativa per definire il contratto di fitto e il subentro nella nuova sede, il capannone ex Irm di proprietà della parte privata. Romano avrebbe, altresì, il sostegno incondizionato e precise garanzie dai vertici del Cosmari. Scema così la possibilità - ventilata dallo stesso Caputo - di vedere un tecnico (individuato nel direttore generale del consorzio Francesco Infantino) alla guida dell’Asa. Sulla questione interviene il sindaco di Summonte, Pasquale Giuditta che non manca di esprimere il suo rammarico. «È necessario - evidenzia - dare un taglio alle forzature che arrivano dai privati: quelli registrati in questi ultimi giorni, compresa l’eventuale locazione dell’Irm, sono fatti gravissimi». «La questione - aggiunge - deve essere posta all’attenzione dei sindaci: le dimissioni di Romano debbono essere oggetto di approfondimento in assemblea». L’incontro di questa mattina con gli amministratori, inoltre, consentirà di fare chiarezza anche sul capitolo cosmarini. Il presidente Caputo si sta adoperando per reperire le risorse necessarie al pagamento delle spettanze maturate nel mese di gennaio. Il problema maggiore resta, però, legato alle prospettive. In questo senso è ipotizzabile un trasferimento di quota parte dei livelli occupazionali all’Asa ma non è escluso che alcune unità potrebbero essere messe in mobilità a disposizione di altri enti.