Sos dei consorzi rifiuti: senza fondi per gli operai

Caputo chiama la Provincia: urgente un finanziamento pari a quello del Commissariato

28 gennaio 2010 - Lidia Salvatore
Fonte: Il Mattino Avellino

Alla ricerca di certezze economiche e occupazionali. I dipendenti dei consorzi di smaltimento mostrano preoccupazione per il presente e il futuro. La loro è una posizione assai delicata in questa fase di transizione: potrebbero essere i primi a pagare per un’incertezza normativa che gli attribuisce una posizione ambigua. Restano, infatti, a tutti gli effetti, legati contrattualmente ai Cosmari, enti svuotati di competenze e contenuti economici, però ancora in vita. I vertici dei consorzi non hanno, però, possibilità di provvedere ai pagamenti delle spettanze maturate. Non solo, infatti, è venuto meno il trasferimento dei finanziamenti della struttura commissariale utili a coprire questo capitolo di spesa, ma il passaggio di contratti e competenze alla società provinciale priva gli enti dalla possibilità di incassare e provvedere in proprio al pagamento dei dipendenti. L’attività finaziaria dei Cosmari fa riferimento a crediti maturati al 31 dicembre scorso e deve essere utilizzata - come fa evidenziare il presidente del consorzio Av1, Antonio Caputo - «per i pagamenti derivanti da contratti in corso, a cominciare da quello con l’Asa per passare a tutti gli altri fornitori». Di qui la necessità di fare riferimento alla Provincia e al neo-costituito soggetto gestore, «IrpiniAmbiente», per le competenze dei cosmarini. «È urgente - ha evidenziato Caputo in una lettera - assicurare ai consorzi uno stanziamento almeno pari a quello finora erogato dalla struttura commissariale per coprire il capitolo di spesa relativo alle spettanze dei dipendenti». Il presidente è in costante contatto con l’assessore Domenico Gambacorta e l’amministratore unico di «IrpiniAmbiente», Francesco Russo, per provare a risolvere la questione. «Sono fiducioso - aggiunge Caputo - anche in seguito all’ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri di martedì 19 che assicura ulteriori disponibilità alle amministrazioni provinciali: si intravede la possibilità del pagamento dei cosmarini». L’ordinanza evidenzia che «al fine di assicurare l’attuazione dell’articolo 11 del decreto legge 195, per consentire alle società provinciali della regione Campania, incaricate del servizio di gestione integrata dei rifiuti, l’indifferibile e tempestivo adempimento dei compiti a esse attribuite dal decreto legge, i cassieri delle Province sono autorizzati a concedere anticipazioni di cassa, entro il limite previsto dalla normativa vigente, alle predette società provinciali da estinguersi entro il 31 dicembre 2010. In relazione alle definitive esigenze di ordine finanziario è disposto un ulteriore trasferimento al fondo per la protezione civile di 3 milioni di euro quale reintegro dell'anticipazione disposta dall’ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri, del 20 novembre 2009, per l'emergenza rifiuti in Campania». Il presidente Caputo è, comunque, pronto al peggio. Per questo ha già annunciato che discuterà della questione nell’assemblea dei sindaci dell’Av1 già convocata per martedì 2 febbraio con un unico punto all’ordine del giorno: «Prosieguo amministrativo del Cosmari: determinazioni». «Nel caso di risposta negativa dell’amministrazione provinciale - chiosa Caputo - porterò la questione all’attenzione dei sindaci per verificare il da farsi. In extrema ratio non sono da escludere provvedimenti di messa in mobilità di una parte del personale». Situazione diversa, invece, per il Cosmari Av2. L’ente guidato da Vincenzo Sirignano, infatti, ha ancora in capo alcuni servizi. «L’amministrazione provinciale - evidenzia il presidente - ci ha affidato la continuità dei servizi e, dunque, trasferirà all’ente i fondi per le attività in corso, con i quali saranno garantire le spettanze dei cosmarini».

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