Il curatore fallimentare: la struttura va venduta
Bilotta: niente speculazioni
L'ex Isochimica verrà messa all'asta. Il suo destino resta incerto. «Una volta terminata la bonifica, l'area, soggetta alla curatela fallimentare, dovrà essere venduta», spiega l'avvocato Leonida Gabrieli, curatore fallimentare dell'ex stabilimento di Pianodardine. Secondo le previsioni dell'Eurokomet, che si occupa della bonifica, i lavori di risanamento dell'area dovrebbero terminare tra maggio ed aprile. L'azienda di Elio Graziano, che ha chiuso nel 1989, si occupava del raschiamento dell'amianto dalle carrozze dei treni. «L'Isochimica - spiega Gabrieli - rientra nel piano regolatore Asi. Di questo terreno, due terzi furono comprati da Graziano, un terzo fu ceduto dal consorzio per l'Area di sviluppo industriale. Se l'Asi vorrà, potrà comprarla pagando il corrispettivo». Non si esclude il ripristino delle attività industriali, ma l'amministrazione comunale potrebbe giocare un ruolo decisivo sulla destinazione dell'area. «Il Comune - spiega Gabrieli - potrebbe invece decidere di togliere l'Isochimica dal piano regolatore Asi. Qualora ciò non dovesse accadere, l'area dovrebbe continuare ad ospitare attività industriali». A gennaio si è insediata in Comune la Commissione d'indagine per il monitoraggio e la gestione dell'emergenza ambientale nell'area industriale di Pianodardine. L'Isochimica rappresenta il problema più spinoso. Come spiega il presidente della commissione, Gerardo Bilotta: «Noi non vorremmo che si facesse una speculazione su quest'area. Tenteremo in tutti i modi di fare intervenire il Comune in modo da orientarsi su una soluzione di tipo pubblico, che tenga presente gli interessi della cittadinanza. L'Isochimica si trova al limite dell'area Asi e a ridosso di un quartiere, la Ferrovia, di 3.500 abitanti. A Pianodardine c'è già il Cdr, molte aziende della zona non si sa fino a che punto scaricano in maniera corretta, c'è già stata la tragedia dell'Isochimica. Sono convinto che bisogna trovare una destinazione per l'area che ripaghi la popolazione di tutte le sofferenze subite». Nel progetto presentato dall'Eurokomet, l'area potrebbe essere destinata al mercato bisettimanale. Secondo l'amministratore dell'azienda, Biagio De Lisa, creare un complesso fieristico per la città in quella zona potrebbe rappresentare un'occasione di riqualificazione. Ma Bilotta non è d’accordo: «Se parliamo di riqualificare la zona, l'ipotesi di tenere lì il mercato è un'offesa».