L'allarme dei magistrati contabili

«Rifiuti, rischio prescrizione se passa il processo breve»

«Non è tanto U dato risarcirnenti in 4 milioni , e22smilaeuroperquan- I LII I LII LIL) L3IJLILLL) )
21 gennaio 2010 - F. G.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

NAPOLI «Sarà un colpo di spugna». Scendono in campo i magistrati della Corte dei Conti contro il ddl sul processo breve. Quello, vale a dire, che introduce limiti temporali anche per i giudizi di responsabilità contabile, superati i quali il processo si estingue, Se la norma sarà approvata in via definitiva, la prescrizione scatterà per i processi in corso qualora, entro cinque anni dalla citazione in giudizio, non sarà stata pronunciata una sentenza di primo grado. «Dai risultati che cominciano ad affluire - dice Angelo Buscema, presidente del sindacato dei magistrati in organico alla Corte dei Conti - non è tanto il dato numerico l'aspetto pi rilevante, quanto il fatto che le sezioni regionali maggiormente a rischio sono quelle che hanno instaurato processi complessi e importanti». La Campania è tra queste. In particolare, secondo le prime stime fornite dall'Anm, è a rischio il processo sui rifiuti. E quello scaturito da due indagini parallele condotte dal pm Antonio Bucarelli, che ha quantificato gli eventuali risarcimenti in 4 milioni e 225mila euro per quanto riguarda l'assegnazione ad Asìa dei servizi di raccolta differenziata e di 28 milioni per le inutili assunzioni al Consorzio Napoli 5. Le indagini coinvolgono, per il periodo in cui hanno ricoperto l'incarico di sindaco, Bassolino, Marone e lervolino.  Toccano anche gli ex assessori Paolucci, Balzamo, Di Mezza e Mola. A rischio, secondo l'Anm, anche i giudizi di responsabilità per le consulenze ministeriali incardinati presso la Corte dei Conti del Lazio e le inchieste su appalti e sanità condotte dalle toghe contabili in Lombardia. «Si tratta di processi di responsabilità contabile che spiega Buscema nella maggior parte dei casi vengono sospesi in attesa che la magistratura ordinaria accerti il profilo penale. In questi casi il periodo di sospensione sarà detratto dai nuovi termini di fase o no? La norma non è chiara e lascia aperti molti dubbi interpretativi». Conclude Buscema: «Siamo d'accordo sul fatto che la durata dei tempi si possa snellire, ma non è questo il modo. Tra l'altro la Corte dei Conti, ad eccezione di due o tre sezioni, non supera i tre anni di tempo per i giudizi di primo grado e due anni per l'appello».

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