Riaprono gli impianti, superlavoro a Sardone

Oltre 24 ore per smaltire l’immondizia accumulata. Tra sette giorni stipendi agli operai
21 gennaio 2010 - Gianni Colucci
Fonte: Il Mattino Salerno

Sono bastate 24 ore di interruzione del trattamento dei rifiuti a Sardone, per mettere in difficoltà il sistema di smaltimento provinciale. Ancora ieri a Sardone erano decine i camion in attesa di scaricare. In serata la situazione è poi andata normalizzandosi. È scattata l’emergenza anche ad Ostaglio, alla periferia di Salerno, nell’impianto comunale dove si stava mettendo a punto un sistema per stoccare l’immondizia in caso di difficoltà del ciclo. Ma siccome la provincia di Salerno non ha discariche a disposizione e deve utilizzare gli impianti che si trovano nel resto della regione, ogni nuovo blocco causato dalla vertenza degli operai delle altre province, potrebbe riverberarsi anche sul sistema del territorio provinciale. Si è chiusa intanto la vertenza con i consorzi di comuni che gestiscono la raccolta in provincia. «Abbiamo autorizzato le anticipazioni ai consorzi con la nostra garanzia: una cambiale», dice l’assessore all’Ambiente della provincia Giovanni Romano. Che scommette sulle modifiche al decreto. Entro mercoledì ci saranno gli stipendi per i dipendenti dei consorzi 1, 2 e 4 mentre pare che il Consorzio 3 non dovrebbe avere problemi. «Il piano industriale per definire organici e organizzazione non posso farlo. Non abbiamo Sardone e Casalvelino, ma solo impianti sostanzialmente non utilizzabili», spiega Romano. E anche il piano rifiuti non parte mancando linee di indirizzo regionali che arriveranno dopo le elezioni. C’è invece un tavolo tecnico permanente con il sindacato anche per raffreddare qualsiasi vertenza preventivamente. «Ma sono convinto che quando avremo la gestione degli impianti potremo mantenere i livelli occupazionali, anche se ci fossero esuberi nei consorzi», si spinge a dire Romano. Romano conferma che se il decreto nuova versione dirà che raccolta, igiene e spazzatura andranno ai comuni, con il ciclo integrato diventano anche i comuni soggetti gestori. Quindi invita tutti a sostenere i lavoratori. A cominciare dagli Lsu che non avranno più l’integrazione al reddito. «Un segnale di solidarietà non possiamo licenziarli», dice l’assessore. Insomma la Provincia non vuole fare la prima della classe e se i comuni gestiscono, si tengano gli operai: «Oneri e onori, cari colleghi sindaci». Ieri intanto al processo per direttissima non è stata convalidato l’arresto di Carmine Iacobelli e Buonaventura Cennamo gli operai che avevano pertecipato ai disordini (il secondo aveva lanciato la fioriera che aveva scatenato la reazione degli agenti). A difenderli il presidente del Consorzio Salerno 2 DarioBarbirotti.

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