"E' stata la gestione dell'Asìa a far lievitare la spesa e la pressione fiscale"
«L'allarme era stato già lanciato. La Tarsu 2009 sarebbe stata portata a livelli stratosferici. Le condizioni erano state create per determinare un aumento anche superiore al 100% della Tarsu nel rapporto tra quella prevista per il 2006 (gestione D'Alessandro) con quella definita per l'anno 2009». Così Nicola Boccalone, consigliere comunale e coordinatore cittadino del Pdl. Che aggiunge: i recenti approfondimenti in materia hanno confermato un esorbitante aumento che dà netta la sensazione di una immotivata vessazione nei confronti dei cittadini di Benevento, con la beffa di ricevere servizi che non giustificano sicuramente tale livello tariffario. «Non è ancora dimostrato che sia stato superato il livello minimo del 25% della raccolta differenziata, per evitare l'onta del commissariamento. Intanto, il sindaco Pepe ha commissariato i cittadini che devono pagare una tassa così salata senza conoscere neanche le vere ragioni. Ciò nonostante, si utilizza la Tarsu anche per sostenere esigenze politiche che potrebbero andare ben oltre il segmento della gestione dei rifiuti solidi urbani. La gestione Asia necessita di un articolato approfondimento soprattutto sulle modalità di reperimento dei servizi e dell'acquisizione del personale, poiché viene effettuato sotto forme che ricordano l'antico caporalato. I criteri delle assunzioni effettuate dall'Asia non sono del tutto chiari, come anche il sistematico ed eccessivo ricorso al sistema cooperativistico che sembra essere un metodo per aggirare il divieto di assunzione e con esso i principi della trasparenza e pari opportunità. Un aumento così vertiginoso dei costi di gestione che non trova alcun riscontro con la qualità del servizio, che diversamente realtà simili alla nostra giustificano i propri livelli tariffari con servizi efficienti ed una raccolta differenziata ben oltre al limite minimo previsto per legge». Per Nicola Boccalone, è da sottolineare un'altra evidente anomalia sempre a danno dei cittadini. Per l'anno 2009 si arriva ad accertare introiti da Tarsu pari a euro 17.472.957,00, oltre a 400.000,00 euro per recupero evasione (sic!), che si dimostrano essere nettamente superiori al costo complessivo di gestione del servizio che complessivamente è pari a euro 15.021.747,00. «Ci sono quindi oltre euro 2.500.000,00 di differenza che non possono essere chiesti ai cittadini di Benevento, poiché l'introito della tassa non può andare oltre i costi di gestione. Prima di mandare in riscossione la Tarsu 2009 il sindaco Pepe deve avvertire il dovere di ritornare sulla tariffa 2009 e adeguarla quantomeno ai costi complessivi di gestione. Le circostanze sopra riportate, avvalorate da valutazioni non certo di parte, portano quindi a ritenere che la proposta riduzione della Tarsu 2010 del 12,5 % si dimostra essere così una bufala per prendere in giro i cittadini di Benevento, vessati e largamente indifferenziati.