Urlo dalla folla: «Blocchiamo Salerno» E lanciano una fioriera contro i celerini

Assedio al palazzo della Provincia
Il questore: liberate la strada
Fermo per due operatori ecologici
19 gennaio 2010
Fonte: Il Mattino Salerno

Tensione altissima, cariche e manganellate della polizia in tenuta antisommossa, quattro feriti e due fermi. La rabbia degli operatori dei consorzi di Bacino per lo smaltimento dei rifiuti è esplosa ieri mattina sotto palazzo Sant'Agostino sfociando nel duro scontro con le forze dell'ordine. Centinaia i dipendenti asserragliati davanti alla Provincia per chiedere garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali. Ma lo sciopero indetto sin dalla prima mattinata è tracimato col trascorrere delle ore nella scontro aperto con la polizia. A far degenerare il normale andamento della protesta il blocco del traffico su via Roma da parte di dieci operatori di bacino a bordo di tre autocompattatori. Ore 9,30. Circolazione in tilt, autoambulanze bloccate. Scoppia il disagio. C’è l'immediato intervento della polizia e degli uomini della digos che ristabiliscono l'ordine. Ore 11,30. La tensione si riaccende, i dipendenti chiedono a gran voce di essere ricevuti dal presidente della Provincia, Edmondo Cirielli, e dall’assessore all'ambiente, Giovanni Romano. Manifestanti e cordone di polizia entrano in contatto. Sono le fasi più concitate dello scontro. Alla fine il bollettino conterà quattro feriti. Due i fermi tra gli operatori di bacino, sulle posizioni dei quali Digos e Mobile valuteranno nelle prossime ore le misure da prendere. Lo sciopero e il presidio dei cento dipendenti di bacino scatta intorno alle otto e trenta del mattino. Ingente il dispiegamento delle forze dell'ordine con una cinquantina di uomini tra polizia e digos. Parte dopo un’ora la prima rappresaglia di un cordone di agenti in tenuta antisommossa contro una cinquantina di manifestanti che invadono con 3 automezzi via Roma. E' necessario un respingimento per ristabilire la normale circolazione. Ore 9.50. Nelle fasi concitate dello scontro un manifestante ha la peggio rovinando a terra, inseguito, riceve un colpo al petto. L'ambulanza chiamata sul posto resta bloccata nel traffico. Amara conseguenza del blocco stradale. Alla fine il malcapitato operatore rifiuterà di prestarsi alle cure mediche. Ore 10.30. Sul posto anche il questore Vincenzo Roca. «Il blocco della strada non è ammissibile, la protesta non è in strada, chi crea disordine verrà denunciato per interruzione di pubblico servizio» scandisce a cronisti e sindacalisti. Ore 10.50. L'entrata di palazzo Sant'Agostino è presidiata da una ventina di agenti.I dipendenti espongono striscioni. Chiedono un incontro urgente in Provincia. Ore 11. Si agita il malessere. Le incertezze del futuro aleggiano tra i manifestanti. «Ho due figli a carico e un marito invalido, che si fa, sono l'unica a portare i soldi a casa da lavoratrice interinale», si esaspera Assunta Pietrofesa. «Ci assorbono, ci stabilizzano, cosa ci tocca?», dice Gelsomina Varlese. Ore 11.10. Scatta la concertazione tra polizia e manifestanti. «Si parla di esuberi di mille lavoratori, vogliamo conoscere la pianta organica» afferma il sindacalista Antonio Pastore, Fast Confsal. Ore 11.35. Mediazione fallita. L'incontro in Provincia richiesto dai lavoratori non arriva. Si alza l'urlo «buffoni, buffoni». «Blocchiamo Salerno», gridano. Via Roma in tilt, in strada cento dipendenti. Entra in azione la polizia per attuare lo sgombero. In prima linea il questore Roca, agenti della Mobile e la Digos. Volano manganellate, calci. Ignoti sradicano una fioriera dinanzi a un bar di via Roma che viene scagliata contro un cordone di venti celerini. Ore 11.45. Si contano i feriti tra i manifestanti. Paolo Gallo, dipendente, cade a terra dolorante a una gamba e viene trasportato in ambulanza all'ospedale. Mentre Luigi Lezzi, Carmine Iacobelli, Giovanni Paolillo, riportano escoriazioni alla testa. In piena sommossa la polizia sottopone a fermo due operatori che verranno denunciati per interruzione di pubblico servizio.

Powered by PhPeace 2.6.4