Rifiuti a Sant’Arcangelo Trimonte Deliberazione unanime del consiglio provinciale

No all'ampliamento della discarica

La Tarsu alle Province
deciso il rinvio sperando nelle modifiche del governo
15 gennaio 2010
Fonte: Il Mattino Benevento

No unanime all’ampliamento della discarica di Nocecchie di Sant’Arcangelo Trimonte, un no valido sia per quella esistente, ma pure per un’eventuale area nel confinante territorio del comune di Paduli. Una contrarietà generalizzata, non soltanto del consiglio provinciale, ma espressa da tutti gli intervenuti al dibattito sbiluppatosi nel corso della seduta aperta di ieri alla Rocca. Consiglio conclusosi con una delibera nella quale si chiede pure a Cimitile, quale commissario-presidente, la presentazione e la definitiva approvazione del Piano provinciale dei rifiuti da portare all’esame del consesso nel più breve tempo possibile, e comunque entro due mesi. In quanto alle nuove norme per la gestione dei rifiuti in Campania, a seguito del decreto legge n. 195 del 2009, la delibera, assunta su relazione del consigliere Lucio Rubano, decide di aggiornare ad una prossima riunione del consiglio una discussione sul contenuto del decreto legge 195, affinché nel recepire le istanze e le preoccupazioni degli amministratori locali sulla questione delle risorse finanziarie relative alla gestione del ciclo rifiuti e della TARSU, siano presentate proposte emendative del decreto stesso all’attenzione della deputazione parlamentare per la conversione in legge. Infine, si dovrà istituire una commissione di verifica e controllo sui flussi, sulla qualità, sul monitoraggio del conferimento con la presenza dei sindaci di Paduli, Sant’Arcangelo Trimonte e dei Comitati civici già costituiti. Un dibattito ampio, di circa cinque ore. Preceduto da un corteo per ribadire il no all’ampliamento, le cui motivazioni (sintetizzate in altro servizio di questa pagina) saranno riaffermate, poi, in aula dall’intervento accalorato del sindaco di Paduli, Michele Feleppa, del consigliere comunale Domenico Vessichelli, della giovanissima Roberta Checola, a nome dei compagni di classe della Media Manzoni, sempre di Paduli, del parroco don Enrico Iuliani, di Nicola Colangelo del comitato, nonché dal primo cittadino di Sant’Arcangelo, Romeo Pisani, dal consigliere comunale di minoranza Massimo Del Vescovo. Il consiglio si occupava pure delle nuove norme relative alla gestione dei rifiuti, questione che ha registrato gli interventi di Nicola Boccalone («Il decreto legge 195 non ha sostanzialmente modificato la legge regionale n. 4 del 2007 sia in fatto di competenze dei Consorzi e l’impiantistica sia la fine dell’emergenza»), oltre a numerosi sindaci e assessori (Claudio Cataudo, Franco Cocca, Nino Lanzotti, Mena Laudato, Gennaro Santamaria, Zaccaria Spina, nonché il sindaco di Benevento Fausto Pepe: «Ncn possiamo dire solo “no”, perché occorre senso di responsabilità. Se vogliamo ricercare “le colpe”, esse sono egualmente distribuite tra la destra e la sinistra: è obiettivamente così. La Provincia di Benevento è stata la prima a costituire una società per i rifiuti in Campania: se siamo arrivati in ritardo, siamo comunque arrivare primi fra i ritardatari. Noi non siamo usciti dal 31 dicembre dalla emergenza rifiuti, perché non è cambiato nulla nei nostri comuni. Il decreto legge va ad incidere sul nostro territorio perché penalizza anche i comuni virtuosi». Pepe ha riconosciuto che la legge regionale del 2007 ha creato i presupposti del decreto, «ma questo non ci esime dal chiedere i cambiamenti necessari al decreto 195: se ha sbagliato il governo di centro sinistra della Regione, lo stesso non può essere avallato con il governo di centro destra a Roma. Non può essere consentita una gestione affidata alle Province senza che queste abbiano la organizzazione per farlo: ci avviamo verso un nuovo disastro. L’evasione della tassa rifiuti in alcune aree della regione è al 90%: come potrà la Provincia incassare ciò che non riescono a fare i comuni?».

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