Sistri, il viaggio dei rifiuti sorvegliato con i Gps
Roma. Tutti i rifiuti minuto per minuto: per monitorarli si utilizzera il Sistri, un sistema di controllo satellitare tramite Gps. A livello nazionale si avrà così la tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi, in Campania, invece, il sistema sarà integrato con il Sitra, già varato dalla struttura di Bertolaso, che rende possibile seguire anche i cosiddetti Rsu, cioè la spazzatura prelevata dai cassonetti. Gli obiettivi: individuare il percorso della spazzatura e contemporaneamente rendere più semplici per le aziende tutti gli adempimenti burocratici. Per smantellare il business delle ecomafie che, lo dimostrano numerose inchieste della magistratura, a partire da quella che ieri ha portato a 20 arresti, si arricchisce portando in discariche abusive i veleni derivati dalle lavorazioni industriali. Un business che arricchisce i criminali e impoverisce i territori. Il varo del Sistri è stato voluto dal ministero dell’Ambiente che ne ha affidato la gestione al comando dei carabinieri. E per evitare che i mafiosi seguano con i loro carichi pericolosi le vie del mare scenderà in campo anche la guardia costiera. Ieri il ministro Stefania Prestigiacomo ha presentato il sistema con il comandante generale dei carabinieri, il generale di corpo d’armata Leonardo Gallitelli, e con l'ammiraglio Vincenzo Melone. «Si tratta di un progetto importante per la legalità, la semplificazione e la trasparenza - ha detto il generale Gallitelli - A conti fatti le imprese si accorgeranno che non ci rimettono ad essere legali». «La guardia costiera - ha detto l’ammiraglio Melone - collaborerà monitorando gli scali». Con Sistri si terrà, infatti, sotto controllo la movimentazione 24 ore su 24 dei rifiuti, dalla produzione allo smaltimento. Al sistema avranno l’obbligo di aderire, tramite la Camera di commercio, circa 600 mila aziende, a partire dalle più grandi, e tutte le imprese di trasporto, che riceveranno il kit di controllo satellitare pagando una quota che da 100 a 6-700 euro all'anno. Facoltativa, invece, l’adesione delle aziende più piccole, quelle con meno di 11 dipendenti, anche se il ministero ritiene che, vista la convenienza dell’operazione, anche quelle di dimensioni ridotte si faranno avanti per partecipare. Il controllo satellitare permetterà, infatti, di riempire telematicamente un solo modulo: il resto lo faranno il computer e il gps che sarà installato sui mezzi di trasporto dei rifiuti. Sistri dovrebbe mandare in soffitta i tre vecchi adempimenti cartacei che consentivano di avere dati sui rifiuti con 2-3 anni di ritardo ostacolando permettere una politica efficace di controllo. Grazie alla tracciabilità attivata con sistema satellitare Gps ora si potrà conoscere, invece, il percorso e la destinazione dei camion. Sarà contemporaneamente attivata una rete di telecamere predisposta in tutte le discariche del Paese. In Campania al progetto dovranno aderire obbligatoriamente anche i Comuni che dovranno collaborare al monitoraggio. Il progetto prevede un graduale avvio: entro 180 giorni diventerà operativo per i produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e per le aziende più grandi. Entro 210 giorni, invece, saranno coinvolti i produttori di rifiuti speciali non pericolosi. Accanto ai commercianti una rete di assistenza: in caso di malfunzionamento dei dispositivi gli imprenditori dovranno comunicarlo al Sistri che interverrà entro 24 ore in caso di malfunzionamento del software, entro 72 ore se a creare problemi sarà l’hardware.