Solofra, gara per la depurazione Il Consorzio contro la Regione

Fierro (Cna): risposte inadeguate
la riunione del 19 potrà servire ad affrontare finalmente il tema
13 gennaio 2010 - Antonella Palma
Fonte: Il Mattino Avellino

A Solofra, dopo il vertice a Palazzo Santa Lucia sulla questione della gestione dell’impianto di depurazione, il clima si surriscalda. Il Consorzio Solofra Depurazione impugna la gara d’appalto in Regione. Spiega il consigliere provinciale Pio Gagliardi: «Sentito l’assessore Domenico Gambacorta, non riesco a capire come si faccia a credere quanto detto su questa vicenda. Ma è un dato di fatto che è stata indetta la gara che assegnerà la gestione dell’impianto di depurazione. La data di martedì 19 non è altro che la vigilia della cessazione politica della Regione, perché, per questa data decadono tutti i poteri in vista delle elezioni. Tengo a precisare però da parte della Provincia che la Regione non ci ha mai interpellati, anche se siamo stati sempre disponibili al tavolo delle trattative. Non è possibile che da settembre, quando ha avuto notizia della cessazione della gestione commissariale, ci si sia ridotti all’ultimo giorno utile». Il Codeso chiede l’immediata sospensione della procedura. «In quanto si ritiene - si legge nella comunicazione inviata a Napoli - che il Codeso è venuto a conoscenza, con una nota del 31.12.2009 l’invito di alcune ditte a presentare offerta per gestione a tempo indeterminato (sino al passaggio agli Ato) degli impianti Alto Sarno compreso Solofra. Ma questo viola il giusto procedimento, principi di parità di trattamento e concorrenza oltre ad essere illegittima». Si è aperta quindi una fase di grande incertezza. Che, come ribadisce il segretario provinciale del Cna, Lucio Fierro «desta serie preoccupazioni per il futuro dell’apparato industriale solofrano. La scelta regionale per quanto obbligata per molti versi dalla mancata proroga per qualche mese della gestione commissariale, apre scenari preoccupanti per le aziende rimaste in campo e sulle quali si intenderebbe far gravare i sovraccosti della depurazione indotti dalla crisi. Sorprende l’inadeguatezza della risposta delle istituzioni, con poche intermittenti inadeguate e tardive prese di posizioni a fronte di una questione che riguarda comunque, il destino ancora di oltre un centinaio di aziende, un paio di migliaia di occupati ed economia di una intera area della nostra provincia». Il 19 in Regione sarà - conclude Fierro - «occasione per affrontare il tema più generale della depurazione industriale in Irpinia e in Campania dove una pluralità di soggetti (Asi, Consorzi) operano con difficoltà minori che non a Solofra, ma certo con difficoltà e per i quali allo stesso modo si propone una soluzione definitiva. Al confronto ci saremo per proporre gli interessi di imprese, lavoratori, l’economia irpina e campana, ma pure tutelare cittadini e funzionalità di pubblica amministrazione. Se il trattamento è fatto da impianto privato o uno di altra natura è del tutto indifferente ai fini della tutela della salute. Se questo è perché non affidare l’impianto stesso a una società debitamente capitalizzata che riunisca consortilmente stragrande maggioranza degli utilizzatori? Sarà loro compito assicurare economicità di gestione mentre alle istituzioni locali competerà il controllo».

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