Battipaglia. In località Serroni sequestrate 300.000 tonnellate di inerti provenienti dalla lavorazione del metallo

Sigilli a una cava-pattumiera

Conteneva rifiuti speciali denunciato il titolare
Inquinato il sottosuolo
13 gennaio 2010 - Paolo Giovanni Panaro
Fonte: Il Mattino Salerno

Cava contenente rifiuti speciali Battipaglia. Sequestrate 300.000 tonnellate di rifiuti speciali, un'area adibita a cava di 25.000 metri quadrati e beni del valore di tre milioni di euro. Il blitz è stato messo a segno ieri mattina dai finanzieri del Comando provinciale di Salerno in località Serroni alla periferia di Battipaglia. Il rappresentante legale della società inquisita I.E., di 55 anni, è stato denunciato alla procura della Repubblica di Salerno per la violazione delle norme che sanciscono lo smaltimento dei rifiuti più precisamente per la violazione degli articoli 256, comma 1 lettera A e comma 2 del decreto legislativo n. 152/2006 e l'articolo 257, comma 1 dello stesso decreto. I finanzieri hanno sequestrato il sito dove erano stipate sul terreno 300.000 tonnellate di rifiuti costituite da scorie di fusione e terre di fonderia, ovvero una miscela di sabbia silicea e di agglomerati organici ed inorganici, utilizzate per le operazioni preliminari di preparazione delle forme e delle anime nelle quali viene colato il metallo. I rifiuti erano depositati in maniera incontrollata sul terreno, a cielo aperto, e secondo gli investigatori, è stato danneggiato e inquinato gravemente il sottosuolo all'interno dell'area di 25.000 metri quadri. Le indagini della guardia di finanza di Salerno sono scattate nei giorni scorsi dopo una ricognizione effettuata dai volontari del WWF di Salerno. Poi, ieri mattina sono scattati i sigilli alla cava. La società inquisita, secondo gli accertamenti della guardia di finanza, è risultata iscritta nel registro delle imprese autorizzate all'attività del recupero dei rifiuti non pericolosi però deteneva rifiuti speciali non pericolosi in quantità e qualità difformi a quelle per cui è stata rilasciata l'autorizzazione. I finanzieri nei giorni scorsi sulla zona dove è ubicata la mega cava hanno effettuato anche una ricognizione aerea con un elicottero. L'area posta sotto sequestro dove sono depositate le scorie di fusione e le terre di fonderia ora dovrà essere bonificata per evitare ulteriori danni ambientali. I finanzieri del Comando provinciale di Salerno, agli ordini del tenente colonnello Fabrizio Chirico da tempo sono impegnati nel contrasto dei traffici illeciti di rifiuti. Negli ultimi mesi la guardia di finanza ha aumentato i controlli tra Battipaglia e la valle dei Picentini dove sono ubicate numerose cave che con il passare del tempo hanno rosicchiato le colline circostanti. Questa volata le fiamme gialle hanno individuato una vera e propria centrale di smaltimento di rifiuti. Del sequestro della mega cava è stata informata anche l'Arpac di Salerno. Intanto, Battipaglia è martoriata da discariche abusive e cave di estrazione di pietrisco. Appena due settimane fa in località Castelluccio fu sequestrata una cava di estrazione di pietrisco. Durante un'altra operazione, invece, la polizia municipale ha sequestrato una vasta area, verso Belvedere, dove sono stati seppelliti rifiuti e plastica. Insomma, probabilmente anche per la felice posizione geografica, Battipaglia da decenni è diventata una vera e propria pattumiera dove sono stati smaltiti rifiuti di ogni tipo in barba a tutte le norme vigenti e alla tutela dell'ambiente che è stato solo devastato. Monitoraggi, soprattutto delle zone collinari, sarebbero auspicabili dalle forze dell'ordine per impedire ulteriori scempi.

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