Costiera amalfitana Ieri il vertice alla Regione sul dissesto idrogeologico

Frane, coordina la Provincia

Riunione da Ganapini
un presidio territoriale per fronteggiare i crolli
13 gennaio 2010 - Mario Amodio
Fonte: Il Mattino Salerno

AMALFI. Un protocollo d’intesa che assegna a ciascun ente un ruolo attivo e propositivo per la gestione dei rischi derivanti dal dissesto idrogeologico in Costiera amalfitana. E all’interno dell’accordo una gara aperta per individuare una ditta di rocciatori che sia in grado di ispezionare i versanti e dare una risposta immediata alle potenziali situazioni di pericolo. Si è chiuso con queste soluzioni il tavolo tecnico convocato ieri dall’assessore regionale all’Ambiente, Walter Ganapini, per discutere con Provincia (presente l’assessore provinciale alla Protezione civile Giovanni Romano), Comuni ed enti locali dell’annoso tema dei crolli di roccia, l’ultimo dei quali ha provocato la tragica morte di Carmine Abate, chef del ristorante Zaccaria sito tra Atrani ed Amalfi. Nel corso della riunione, a cui erano presenti i sindaci e delegati di tutti i Comuni della “divina”, si è deciso di affidare alla Provincia di Salerno un ruolo di coordinamento e di vigilanza «teso a scongiurare situazioni di rischio immediato ed incombente». Il presidio, attivo sul territorio e facente capo ai primi cittadini, avrà la funzione di rilevare le segnalazioni di rischio di crolli di costoni e pareti rocciose. Con una gara aperta saranno incaricati rocciatori, geologi e operai in grado di verificare situazioni di pericolo, nonché il tipo di intervento da realizzare per la messa in sicurezza dell’area interessata dallo smottamento. Sul fronte degli interventi il dirigente del settore regionale «Difesa suolo», Italo Giulivo, ha annunciato una ricognizione delle opere già eseguite e di quelle che sono previste per la mitigazione del rischio. Priorità assoluta sarà data a quei progetti definitivi che abbiano il via libera di tutti gli enti (per questo al tavolo, oltre al presidente della Comunità montana Monti Lattari, sedevano anche rappresentanti del Parco dei Monti Lattari, dell’Autorità di Bacino, dell’Anas, della Capitaneria di Porto e dell’Università di Salerno), in quanto la strada che si intende percorrere è quella delle risorse comunitarie la cui disponibilità è legata proprio alla cantierabilità dei progetti. «Credo sia importante creare un “modello” intorno alla custodia del territorio - ha detto Ganapini - Dobbiamo pensare alla manutenzione, anche se il problema dei fondi è nevralgico. Dal canto nostro possiamo utilizzare la straordinaria attrattività della Costiera per aprire giochi con Bruxelles in termini di manutenzione del territorio in quanto i Por possono solo finanziare l’intervento». Intanto sulla chiusura ai pedoni della galleria che collega Atrani con Amalfi è intervenuto il consigliere provinciale del Nuovo Psi, Matteo Bottone, che chiede all’Anas, in attesa della riapertura della stradina esterna di «predisporre un corridoio di sicurezza all'interno della galleria e più precisamente sul lato che fiancheggia la corsia sud per garantire l'incolumità dei numerosi pedoni, tra i quali giovani studenti, massaie, lavoratori e anziani che attraversano quotidianamente l'unico tratto più agevole di collegamento tra Atrani e Amalfi».

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