La rivolta Dopo la riunione di Napoli un secondo incontro ad Aversa dei rappresentanti dell’area

E nell’Agro proclamano l’«assemblea permanente»

Il timore è che senza risorse un'eventuale nuova emergenza avrebbe effetti devastanti
12 gennaio 2010 - Antonio Marfuggi
Fonte: Il Mattino

La possibilità concreta di far fronte ad una nuova emergenza rifiuti in vista del prossimo affidamento alle province campane della gestione dell'igiene urbana, attraverso la creazione di una società provinciale che sancirà la fine «ufficiale» della fase ermergenziale in Campania, agita i sonni già poco tranquilli dei diciannove sindaci dell'Agro Aversano che ieri sera, dopo l'assemblea generale dell'Anci (L'assemblea dei Comuni Italiani) tenutasi a Napoli nel pomeriggio, si sono riuniti in conclave per analizzare i punti critici dell'ultimo decreto rifiuti. Un decreto che contempla la nascita di organismi provinciali di gestione del settore rifiuti e, soprattutto, il trasferimento della Tarsu dai Comuni alle Province. Ed è questo il punto focale maggiormente osteggiato anche dai sindaci aversani che ne hanno discusso negli uffici del sindaco di Aversa, Domenico Ciaramella. Non c'erano i rappresenti di tutti i diciannove Comuni (oltre ad Aversa, erano rappresentati, tra gli altri, Carinaro, Casapesenna, Frignano, San Marcellino e Trentola Ducenta ndr) ma alla fine un parziale risultato è stato raggiunto: «Abbiamo rilanciato l'obiettivo di creare un'assemblea permanente composta da tutti i sindaci dei Comuni che compongono l'Agro Aversano -ha spiegato il primo cittadino di Aversa, Ciaramella- che in questo modo avranno la possibilità di confrontarsi per raggiungere dei risultati comuni, salvaguardando tutte le comunità che amministriamo». Il Decreto legge 195 proprio non va già ai sindaci aversani che temono, una volta persa la gestione del servizio e gli introiti derivanti dalla Tarsu (la tassa di smaltimento dei rifiuti), di non essere in grado di gestire quelle emergenze, legate ai rifiuti, che in passato hanno scandito l'Agro Aversano con crisi più o meno acute che hanno anche richiesto l'intervento dell'esercito. Nel documento stilato al termine del vertice aversano di ieri sera, i sindaci lo dicono a chiare lettere, senza fare giri di parole. La nota dolente è la ventilata creazione della mega struttura provinciale chiamata a gestire, in luogo del Commissariato per l'emergenza rifiuti, l'intero settore legato all'igiene urbana: «Una mega struttura di questo tipo -hanno spiegato i primi cittadini presenti ieri sera- rischia di andare incontro a notevoli difficoltà, perché sarebbe chiamata a fronteggiare non solo le diverse esigenze di tutti i 104 Comuni della Provincia di Caserta ma anche la complicata gestione degli impianti». Motivi che spingono i rappresentanti dei Comuni dell'Agro (perlomeno quelli presenti ieri ad Aversa) a promuovere delle azioni che spingano il Governo a modificare il Decreto 195. Nei prossimi giorni dovrebbero esserci nuove iniziative in tal senso.

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