Festa: una provocazione utile, ma ora confronto con la Provincia

Il vicesindaco di Avellino frena: "La priorità è garantire il servizio. Discutiamo il piano delle società"
12 gennaio 2010 - Lidia Salvatore
Fonte: Il Mattino Avellino

«Credo che il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, abbia voluto esprimere in maniera provocatoria quanto gli amministratori abbiano a cuore il problema rifiuti e la qualità del servizio. Il suo intento era di aprire un confronto concreto e fattivo su un argomento che è stato trattato in maniera troppo frettolosa e poco approfondita. Va in questo senso la sua richiesta di approvare, in tempi rapidi, il piano regionale rifiuti». Il vicesindaco di Avellino con delega all’Ambiente, Gianluca Festa, non nasconde la preoccupazione rispetto alla questione della Tarsu e dell’affidamento della gestione alle amministrazioni provinciali. Condivisione delle proposte avanzate dall’Anci, ma disponibilità al dialogo, nell’interesse della città e degli avellinesi. «Tutto - sottolinea - passa in secondo piano rispetto alla priorità di assicurare un servizio sempre più di qualità senza incidere sulle tasche dei cittadini». L’attenzione di Festa - in costante contatto con il sindaco Giuseppe Galasso e l’assessore al Bilancio, Guido D’Avanzo - è rivolta soprattutto alle questioni che interessano maggiormente i cittadini: la qualità ed i costi del servizio. «Avellino - dice - rientra nella fascia dei Comuni virtuosi. Ha raggiunto importanti livelli medi annui di differenziata che bisogna puntare a migliorare. L’amministrazione ha spinto molto sulla questione e molto continuerà a fare per raggiungere risultati sempre migliori, con la consapevolezza che una buona qualità del servizio rappresenta un incentivo importante per la comunità». Il vicesindaco ribadisce, dunque, la richiesta - già avanzata da Galasso - di un confronto con l’amministrazione provinciale. «Vogliamo conoscere - aggiunge Festa - il piano industriale del nuovo soggetto per verificare le risposte alle esigenze del territorio cittadino. Relativamente alla Tarsu, il decreto evidenzia che la Provincia deve riscuoterla e che la stessa deve coprire i costi di tutto il servizio, mentre l’attuale normativa vigente mantiene in capo ai Comuni il ruolo di impositori della tassa. Non poniamo alcuna pregiudiziale, ma mantenimento una posizione di attesa per approfondire meglio la complessa problematica». Di particolare rilievo il capitolo legato ai costi del servizio. Dai dati 2008 emerge, infatti, una spesa per la gestione rifiuti superiore di circa due milioni di euro rispetto alle entrate della Tarsu. «Sulla questione - dice ancora Festa - incidono non solo eventuali evasori, ma anche le spese straordinarie cui il Comune è stato costretto a causa di periodi emergenziali e le prospettive di ristoro per una differenziata che sta raggiungendo livelli sempre più alti. Ad ogni modo, unitamente al sindaco, giudichiamo sensate e condivisibili le proposte di modifica al decreto avanzate dall’Anci. Inoltre, considerando che il vero interfaccia sul territorio, con i cittadini, è rappresentato dagli amministratori comunali, soprattutto per ciò che attiene alla questione dei rifiuti, metteremo in campo azioni mirate a salvaguardare il mantenimento di un servizio ottimale, senza gravare sulle tasche dei nostri concittadini».

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