Depurazione a Solofra, la Regione apre sulla gestione
Solofra. Spetterà agli imprenditori conciari redigere un piano efficace e valido per la gestione ordinaria dell’impianto di depurazione di via Carpisano. La Regione apre al mondo imprenditoriale solofrano accordando una «chance» alla realtà industriale. Da palazzo Santa Lucia, in rappresentanza del presidente della regione Antonio Bassolino, il capo di segreteria Guglielmo Allodi manifesta interesse a tenere aperto un tavolo di confronto allargato con Comune di Solofra, Provincia di Avellino, associazioni datoriali e organizzazioni sindacali. La discussione sull’affidamento della gestione del complesso depurativo Solofra-Mercato San Severino è fissata per il 19 gennaio a Napoli. Giorno in cui generale Roberto Jucci terminerà l’incarico di commissario delegato al superamento dell’emergenza Sarno. La Regione, in qualità di proprietaria degli impianti, dovrà garantire la continuità dell’attività. In attesa di risvolti, l’ente ha anche anticipato la necessità di un’assegnazione provvisoria dell’incarico ad una società partecipante alla gara d’appalto, la cui chiusura dei termini è fissata per oggi. Si tratta di una delle società che rientra nell’elenco delle ditte di fiducia della Regione. Un passaggio necessario a garanzia e tutela della gestione dell’impianto. La struttura di Mercato San Severino resterebbe ancora sotto gestione commissariale fino al 31 marzo 2010, termine in cui scadrà la proroga dell’incarico accordato a Jucci. La società appaltatrice potrebbe gestire l’impianto solofrano per il breve periodo. Il tavolo del 19 gennaio rappresenta un’occasione per la realtà Solofrana d’inserirsi col proprio piano industriale candidandosi alla gestione della depurazione. Soddisfazione viene espressa dal vicesindaco di Solofra, Antonio De Vita, che ha sottolineato la necessità di riservare agli imprenditori locali un ruolo in considerazione anche dell’importanza vitale che la gestione del ciclo depurativo riveste nel comparto concia. È in gioco la sopravvivenza stessa dell’economia industriale. «Si tratta - spiega De Vita - di considerare i conciatori non solo fruitori ma al tempo stesso responsabili della presentazione di un piano industriale che risponda alle esigenze ambientali. Occorre uno sforzo di imprenditori ed amministratori nella giusta direzione». Tra le società solofrane papabili c’è il Codeso, il consorzio che raggruppa tutti gli utenti del complesso di depurazione e che ha manifestato il proposito il 28 dicembre scorso. Oggi, nel complesso di Santa Chiara, è previsto, alle ore 18, un incontro con tutti i consorziati per definire l’assetto societario, la nomina di Cda e collegio sindacale, oltre che la ricapitalizzazione. «Sarà essenziale - afferma il presidente Cna Lucio Guarino - definire l’assetto gestionale della depurazione». Per il presidente dell’associazione conciatori, Angelo Sari: «È doveroso ringraziare il capo della segreteria di Bassolino, Allodi, che ci ha dato l’opportunità di aprire un tavolo per cercare di mantenere il comparto di Solofra unito, al fine di evitare un possibile inasprimento della crisi. Ora si procederà alla redazione del piano industriale di gestione del complesso depurativo. Il progetto sarà presentato in occasione del prossimo tavolo di confronto».