Paura a Scafati esonda il Sarno disagi e allarmi
Scafati. É ancora massima allerta a Scafati, il comune dell'Agro più colpito dal maltempo in questi giorni. Il bilancio dei danni causati dalle forti piogge di venerdì e di ieri è decisamente pesante: esondazioni del fiume Sarno in più punti, fondi agricoli, scantinati ed abitazioni situate ai piani bassi, invasi dall'acqua. Nessuna famiglia, fortunatamente, è stata evacuata anche se in via Longole, una delle zone più interessate dall'emergenza, è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco. Proprio in questa zona, venerdì sera, per consentire ai caschi rossi di eseguire tutti gli interventi di massima urgenza, alcuni residenti si sono spontaneamente allontanati dalle proprie abitazioni, facendovi però rientro già in serata. Le esondazioni del fiume Sarno, straripato in diversi punti del territorio, hanno provocato ingenti danni soprattutto alle colture, come ha spiegato il responsabile del settore «Servizi per il territorio» del Comune di Scafati, Nicola Fienga. «Gli allagamenti hanno interessato soprattutto i fondi agricoli, nelle zone periferiche, ed in particolar modo in quei punti della città considerati più a rischio. L'acqua ha invaso diversi scantinati, qualche abitazione situata ai piani bassi, ma non sono stati rilevati casi di inagibilità di edifici. Pertanto non c'è stata la necessità di disporre evacuazioni. La protezione civile ed i vigili del fuoco sono intervenuti laddove c'era il bisogno di un intervento. Qualche famiglia si è allontanata dalla propria abitazione ma solo per qualche ora, per non intralciare il lavoro dei soccorritori». Diversi allagamenti si sono registrati anche al centro, in via Cesare Battisti, via Melchiade, piazza Vittorio Veneto, via Sant'Antonio Abate. Si tratta delle cosiddette zone ritenute a rischio, quelle, in pratica, dove si verificano i maggiori disagi in caso di piogge intense. Rientrato l'allarme per il rio Sguazzatorio, il cui livello d'acqua si è mantenuto entro gli argini. Nella tarda serata di venerdì è stato riaperto, vista l'emergenza, anche il canale Bottaro chiuso da diversi mesi perché interessato dai lavori di dragaggio, voluti e finanziati dalla struttura commissariale per il disinquinamento del fiume Sarno. «La Struttura commissariale del generale Roberto Jucci aveva garantito che, in caso di emergenza, avrebbe consentito la riapertura di quel canale. E così è stato - ha dichiarato l'assessore all'Ambiente, Guglielmo D'Aniello - Venerdì notte il canale è stato riaperto, permettendo di canalizzare e sversare parte dell'acqua alla foce del Sarno». Decisamente più preoccupante è la situazione nelle periferie, già in pre-allarme nella serata di venerdì per l'esondazione del fiume Sarno in vari punti. I volontari della protezione civile, con i tecnici comunali e gli addetti del Genio civile, sono dovuti intervenire nuovamente in via Longole, in via Tora e soprattutto in via Lo Porto che è stata chiusa al traffico perché proprio in quel punto il fiume, straripando, ha rotto gli argini. «Le ditte incaricate - ha spiegato l'assessore D'Aniello - sono state impegnate ininterrottamente su tutto il territorio attuando interventi di somma urgenza laddove se ne ravvisava la necessità e tamponando le esondazioni dei canali, rafforzandone gli argini con sacchetti di sabbia e palizzate di legno». Resta alta la guardia, soprattutto considerando che le previsioni meteo preannunciano piogge anche per le prossime ore. «L'arrivo di nuove perturbazioni - ha concluso il delegato della giunta Aliberti - potrebbe ulteriormente aggravare la situazione, ma siamo pronti ad affrontare un'ulteriore fase emergenziale».