L’amministrazione comunale dovrà trasferire la documentazione

Termovalorizzatore, Cirielli vuol vedere le carte

Il presidente della Provincia chiede l’acceso agli atti prodotti per la realizzazione dell’impianto
10 gennaio 2010 - Gianno Colucci
Fonte: Il Mattino Salerno

Domani Cirielli chiederà l’accesso agli atti prodotti dal commissario-sindaco De Luca sul termovalorizzatore. Scatta la procedura di accesso agli atti a seguito della quale, entro 30 giorni, il presidente della Provincia dovrà convalidare alcune decisioni prese dal commissario De Luca ora disarcionato dal governo. A quel punto potrà ripartire la procedura. Si presume che saranno confermati gli atti che appaiono ormai compiuti, come l’esproprio delle aree e i lavori eseguiti per l’accesso alla zona destinata ad ospitare il termovalorizzatore. Più complessa, anche perchè pende un giudizio, la vicenda che riguarda l’espletamento della gara per affidare la realizzazione dell’opera, ritenuta dall’amministrazione comunale invalida (fu considerata non ricevibile la proposta avanzata da una cordata di cui faceva parte anche il presidente dei costruttori salernitani Antonio Lombardi). Si dice che De Luca con una delle sue battute abbia sintetizzato: «Ci vorrà l’esercito per assaltare il palazzo di città e prendere le carte». E Cirielli di esercito pare intendersi. E rimane aperta tutta la questione relativa al decreto rifiuti. De Luca sta girando la Campania - facendone in qualche modo un tema di una sua possibile campagna elettorale per le regionali - mettendosi a capo dei sindaci anti-decreto. Il sindaco contesta sopratutto il ventilato scippo della Tarsu che andrebbe dritta dritta nelle casse della Provincia che si occuperà della gestione unica del ciclo dei rifiuti. Un percorso che appare tuttavia ancora lungi dal realizzarsi, dato che il trasferimento di competenze e della gestione degli impianti (discariche, siti di compostaggio, piattaforme logistiche e di stoccaggio) richiederà del tempo. Come dovrà essere verificata ancora tutta la materia relativa alla gestione del personale che effettua il normale servizio di spazzamento delle strade. In sostanza De Luca e gli altri sindaci della Campania chiedono di avere risorse per assicurare il servizio nelle modalità attuali. Assicurazioni che tardano a venire. In sede di conversione del decreto, potrebbero essere accolte alcune delle richieste e in via transitoria potrebbero essere assicurati i fondi che i comuni richiedono. E anche su questo versante l’amministrazione provinciale non intende certo andare allo scontro con le amministrazioni locali, anzi offre massima disponibilità a costruire un percorso soft per poi passare alla fase di provincializzazione piena del ciclo dei rifiuti. Il tema del termovalorizzatore, infine, rimane quello più complesso. Disinnescata la mina della centrale termoelettrica che pareva bloccare il cammino del progetto, si deve ora discutere dell’area da destinare all’opera. Se l’impianto di Energy Plus per la produzione di energia con una centrale a combustibili tradizionali diventa una battaglia comune del Municipio e della Provincia, si profila lo scontro su dimensioni dell’impianto di termovalorizzazione, sulla sua gestione, sui tempi di realizzazione. Proprio da domani, cioè da quando Cirielli chiederà formalmente l’accesso agli atti già espletati dal Comune, comincerà un confronto serrato. Il sindaco De Luca vuole ricavare il massimo possibile dalla presenza di un impianto sul territorio. In termini di ristoro ambientale, se non di gestione dato che ormai l’impianto gli è stato sottratto. C’è anche l’ipotesi residuale di una strategia «ambientalista» a cui potrebbe ricorrere: «Siamo un città virtuosa, facciamo la differenziata, a che serve l’inceneritore?». Ma il ricorso alle discariche che anche De Luca ritiene ormai alle porte, quando annuncia una nuova imminente crisi dei rifiuti, farà decidere per la corsa al termovalorizzatore. Prima che ogni spazio ancora disponibile in provincia per sversare rifiuti si esaurisca definitivamente.

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