Assemblea all’istituto « Cattaneo» in vista del summit di Napoli

Rifiuti, sindaci uniti contro il decreto

Un fronte trasversale chiede la modifica di alcuni articoli relativi ai poteri e agli oneri
10 gennaio 2010 - re.be.
Fonte: Il Mattino Avellino

C’è una convinzione che accomuna, in modo trasversale, decine di sindaci del Sannio: il decreto 195/2009, provvedimento che chiude l’emergenza rifiuti in Campania e riassegna alcune delle competenze in materia, non può realisticamente essere attuato nella sua attuale formulazione, e va dunque modificato. Che esista un fronte di primi cittadini preoccupati per l’impatto del provvedimento, indipendentemente da ogni logica di appartenenza politica, è emerso con chiarezza ieri mattina nel corso dell’assemblea convocata presso l’istituto ”Cattaneo” di via Delcogliano dal sindaco di Benevento Fausto Pepe, in qualità di presidente provinciale dell’Anci, e dall’assessore comunale all’Ambiente Enrico Castiello. Unico punto all’ordine del giorno, per l’appunto, il decreto legge 195/2009 Alla convocazione di Pepe hanno risposto oltre 50 sindaci dei comuni sanniti, il sottosegretario al Welfare Pasquale Viespoli, i deputati Nicola Formichella, Costantino Boffa e Mario Pepe e il presidente della Provincia Aniello Cimitile. Il vertice era stato indetto anche in vista della riunione che domani a Napoli, presso la sede della Regione, vedrà a confronto gli oltre 500 sindaci dei comuni campani. Nel corso del dibattito il sindaco Fausto Pepe, ha sottoposto all'attenzione dell'assemblea la bozza di emendamento al decreto legge 195 scaturita nei giorni scorsi dal lavoro promosso e realizzato dall'Anci Campania. Diverse di queste proposte hanno il fine evidente di mitigare il pesante impatto finanziario del provvedimento per le casse degli enti, già traumatizzati dalla prospettata alienazione del gettito della Tarsu. Al di là dei distinguo e delle peculiari esperienze maturate nelle varie realtà territoriali, dai numerosi interventi dei sindaci che si sono succeduti al tavolo di presidenza è emersa chiara ed unanime la contrarietà all’assetto ipotizzato dal decreto, e ciascun rappresentante dei comuni sanniti ha sollecitato che in sede di conversione in legge possano essere modificate le criticità più evidenti. Sulla stessa falsariga si sono mossi gli interventi dei deputati e del sottosegretario al Welfare Viespoli che ha annunciato la volontà di rappresentare al Governo l’opportunità di introdurre alcune modifiche in sede di conversione. «Il decreto - ha dichiarato Viespoli - segna il superamento della gestione commissariale. È evidente che si tratta di un passaggio delicato quanto importante e quindi è giusto tener conto del dibattito istituzionale che si è aperto perchè bisogna evitare sia il sindacalismo che l’antagonismo istituzionale per concretizzare un metodo di partecipazione e di responsabilità istituzionale». Ma proprio perchè il provvedimento «ha una sua ratio anche in continuità normativa, e segna un passaggio importante, è doveroso l’approfondimento che ha l’obiettivo di migliorarlo in sede di conversione». Anche la De Girolamo è intervenuta con una nota sulla vicenda rifiuti ricordando che «dopo oltre dieci anni di scellerata gestione bassolinana del sistema rifiuti in Campania, soltanto grazie alla caparbietà del presidente Berlusconi e all'efficienza del sottosegretario Bertolaso l'emergenza è finalmente cessata». Inoltre è disponibile a lavorare «alla stesura di emendamenti bipartisan per correggere alcune incongruenze contenute nel decreto legge» ma con fermezza ha anche ribadito che «non accetteremo strumentalizzazioni e fughe dalle responsabilità. Regione, province e comuni devono assumersi onori ed oneri della gestione, con chiarezza evitando ulteriori aggravi e disagi alla collettività, senza dimenticare i dipendenti dei consorzi».

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