Solofra

Depurazione, vertice con Bassolino per la gestione

Vertice con Comuni e conciari
Mercoledì 20 il commissario Jucci traccerà il bilancio dell'attività
9 gennaio 2010 - Antonella Palma
Fonte: Il Mattino Avellino

Una prima svolta: così come richiesto, si terrà lunedì pomeriggio a Palazzo Santa Lucia un vertice tra gli amministratori di Solofra e i rappresentanti degli imprenditori conciari con con il governatore Antonio Bassolino. A Napoli andranno il sindaco Antonio Guarino e il suo vice Antonio De Vita. I conciatori chiedono di poter rappresentare, dopo la lunga fase di commissariamento alla gestione diretta dell’impianto Codiso che raccoglie le acque reflue delle industrie solofrane. L’invito a Bassolino era partito intrecciandosi con la scelta del generale Roberto Jucci, delegato per l’emergenza del fiume Sarno, di tenere mercoledì 20 a Napoli una conferenza stampa per tracciare il bilancio delle attività. Saranno illustrati i lavori svolti per il ripristino del complesso depurativo Alto Sarno, costituito dagli impianti di Solofra e Mercato San Severino, e si parlerà della chiusura dell’attuale capitolo gestionale, che si concluderà il 19 gennaio. La convocazione di lunedì è arrivata in risposta alla richiesta partita da Palazzo Orsini. Un dettagliato documento al presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, ed all’assessore regionale all’Ambiente, Walter Ganapini, sulla gestione dell’impianto «Solofra-Mercato San Severino». Nel testo, il sindaco Antonio Guarino e l’assessore alle Attività produttive Antonio De Vita, assieme a Unic, Confindustria, Api, Cna, Aicc, Cgil, Cisl, Uil, Ugl ed alla Consulta comunale delle Attività produttive, avanzano la richiesta di sospendere o differire i termini per l’espletamento della gara di assegnazione della gestione del complesso depurativo, fissati per martedì 12. Veniva posto il tema dell’affidamento della gestione del «Solofra-Mercato San Severino» alle realtà locali pubbliche e imprenditoriali, in base alla logica del controllo da parte degli enti istituzionali competenti. Nella nota è evidenziato che «il provvedimento dirigenziale del 31 dicembre scorso, a firma dell’ingegnere Pasquale Fontana, che prevede l’indizione di gara per l’affidamento della gestione del complesso depurativo di Solofra-Mercato San Severino, ha il sapore di una decisione autoritaria, assunta sulla testa della comunità conciaria, e che non tiene in alcun conto la presenza in loco di strutture gestionali già esistenti quali, ad esempio, Codeso, Irno Service, e Consorzio Asi». Il documento poi contestava: «Il provvedimento è inaccettabile perché non tiene in alcun conto delle istanze di confronto con la Regione espresse nella riunione di dicembre del tavolo provinciale anti-crisi e perché non è stata avvertita la necessità di coinvolgere l’istituzione Comune nella decisione. La Consulta per attività produttive, allargata alle associazioni datoriali e sindacali, riunita in seduta straordinaria il 7 gennaio 2010 ha espresso profondo disappunto e preoccupazione per il modus operandi che la Regione Campania ha ritenuto dover adottare. Introdurre una logica privatistica nella determinazione della tariffa per la depurazione equivale a pronunciare una condanna a morte di tutto il distretto industriale, che si troverebbe a fare i conti con uno scenario che all’aumento dei costi collega inevitabilmente e inesorabilmente l’incremento di tariffe, con la conseguenza d’imprigionare le aziende in una spirale discendente che avrà come naturale conseguenza la chiusura delle attività produttiva e del distretto industriale numero uno della regione Campania. Si ricorda che Solofra prima dell’apertura della fase commissariale ha gestito in proprio il ciclo depurativo delle acque».

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