Linea dura a Caserta: pagano le amministrazioni virtuose

Il sindaco Petteruti all'attacco "Penalizzata la nostra città bisogna cambiare quel testo"
9 gennaio 2010 - Daniela Volpecina
Fonte: Il Mattino

«Il trasferimento della gestione rifiuti dai Comuni alle neonate società provinciali porterà in tempi brevi a una nuova emergenza rifiuti». Ne è più che convinta l’amministrazione Petteruti, ieri chiamata a raccolta a Palazzo Castropignano per valutare gli effetti del nuovo decreto che tra l’altro trasferisce alle Province anche il gettito della Tarsu (tassa sui rifiuti solidi urbani). Un problema non secondario per i Comuni, almeno sul piano finanziario, considerato che Caserta incassa ogni anno grazie alla Tarsu circa sedici milioni di euro. «Non contestiamo il sistema nel suo complesso - spiega il sindaco Petteruti - e siamo consapevoli che omogeneizzare un servizio significa anche abbattere i costi e apportare vantaggi ai cittadini nel lungo periodo ma a condizione che il sistema sia rodato e le società collaudate. Qui invece ci troviamo di fronte a società che non solo non sono attrezzate per questo servizio e non possiedono competenze in materia ma che tutt’al più sono sprovviste di organigramma, di personale e di mezzi». «Come faranno in queste condizioni - si domanda ancora Mastellone - a rilevare, in poco più di un mese, tutti i contratti stipulati dai Comuni nel settore rifiuti e al contempo avviare la gestione del servizio? Si profila un pericoloso periodo di stallo, dalla durata incerta, che rischia di far ripiombare il nostro territorio in una fase di emergenza acuta, vanificando tutto ciò che è stato realizzato fino ad oggi (il riferimento va principalmente alle buone percentuali raggiunte dalla raccolta differenziata, al rodaggio del sistema «porta a porta» e al funzionamento dell’isola ecologica, ndr) e mettendo seriamente in discussione tutto ciò che si stava programmando: dal nuovo regolamento Tarsu, al sistema di premialità per i cittadini, alla seconda isola ecologica, all’impianto di digestione anaerobica dei rifiut). Una situazione del genere costringe a rivedere e ripensare praticamente tutto». Insomma, sul tema sindaco, assessore e dirigenti torneranno a confrontarsi lunedì per mettere a punto una nota da indirizzare all’Anci e allo stesso sottosegretario Guido Bertolaso. «Le integrazioni e le modifiche richieste dall’Anci al sottosegretario non sono, a nostro avviso, sufficienti - è la posizione del Comune di Caserta — Nella nota in via di definizione esigeremo maggiori garanzie sull’efficienza del nuovo sistema per essere certi che non penalizzi la nostra città. Siamo convinti infatti che il passaggio di consegne agevolerà alcuni Comuni che in questi anni hanno mostrato difficoltà a gestire il settore e che oggi accettano di buon grado questa novità ma non avvantaggerà di certo il Comune di Caserta che negli ultimi due anni ha compiuto vistosi progressi in materia di ambiente e rifiuti».

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