Tarsu, scattano i pignoramenti nelle scuole

Raffica di cartelle esattoriali, il Comune chiede la riscossione anche se la tassa era stata annullata
9 gennaio 2010 - Melina Chiapparino
Fonte: Il Mattino

Bilanci bloccati e atti di pignoramento per le scuole morose di Napoli e provincia. I dirigenti, come responsabili legali dei propri presidi scolastici, rischiano di non poter pagare gli stipendi e le spese di ordinaria amministrazione, oltre che ricevere multe salate. Il nuovo anno comincia con milioni di euro di debito, che istituti pubblici di ogni ordine e grado avrebbero accumulato nei confronti del Comune, per non aver pagato le tasse dei rifiuti solidi urbani. In realtà le pratiche di riscossione, effettuate in questi giorni mediante atto di pignoramento presso terzi dall’Equitalia, contraddicono una disposizione dirigenziale dell’assessorato alla pubblica istruzione del Comune di Napoli. Secondo un documento a firma dell’assessore all’istruzione Gioia Rispoli, emesso nel gennaio 2009: «a partire dall’anno 2008 le istituzioni scolastiche statali non sono più tenute a corrispondere ai Comuni il corrispettivo del servizio Tarsu». Una disposizione dirigenziale che prevedeva anche «la sospensione delle cartelle di pagamento dell'anno 2007 e pregressi» e che faceva capo all'accordo intervenuto tra l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), il ministero dell’Interno e il ministero della Pubblica Istruzione che nel 2008, stabilirono il principio secondo cui lo Stato doveva essere riconosciuto titolare degli oneri in materia trasferendo ai comuni somme forfettarie ed esentando così le scuole dal pagamento della tassa rifiuti. Ciò nonostante, il Comune di Napoli ha emesso, nel 2008, le cartelle esattoriali relative al 2007, innescando l’iter di morosità delle scuole a cui sono stati fatti arrivare solleciti e intimazioni di pagamento. Eppure sui documenti inviati dal servizio riscossione entrate comunali ai dirigenti scolastici, in seguito alla disposizione dirigenziale dell’assessorato all’istruzione, entrambi risalenti a gennaio 2009, si legge che «non seguirà alcuna ulteriore azione tesa al recupero del credito vantato». Dunque, il provvedimento era risolutivo per le situazioni debitorie riguardanti gli anni 2007 e pregressi inerenti le cartelle di pagamento già notificate o in corso di notifica, come i casi verificatisi per le molte scuole ora additate come debitrici. Per salvare le istituzioni scolastiche dai provvedimenti di pignoramento, effettuati da Equitalia a cui spetta esclusivamente la riscossione delle somme, potrebbe essere necessario l’annullamento delle cartelle emesse. Un annullamento legittimo, quello della Tarsu 2007 che le scuole pubbliche non sono più tenute a pagare per effetto della legge 31/08, confermata dai dispositivi dirigenziali del servizio di riscossione delle entrate del Comune di Napoli. Nel frattempo i conti dell'Equitalia, che notificano alle scuole il debito vantato per la Tarsu, ammontano a cifre da capogiro, che nel corso di un anno si sono moltiplicate con gli interessi di mora.

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