Ieri il seminario di «Sannio Sity» sui nodi della provincializzazione a tappe forzate

Rifiuti, pioggia di critiche al decreto 195

Aceto: "Non sappiamo come pagare i dipendenti della società di gestione"
8 gennaio 2010
Fonte: Il Mattino Benevento

Non è così che le autorità sannite immaginavano il processo di provincializzazione del ciclo dei rifiuti. È stato questo, ieri, il motivo ricorrente del seminario sul «Ciclo integrato e sistema provinciale dei servizi ecologici e di gestione dei rifiuti» tenuto nell’ambito dei seminari di Sannio Sity 2009. In tanti — dal presidente della Provincia Aniello Cimitile all’assessore provinciale Gianluca Aceto (anche nella veste di commissario straordinario), dall’assessore di Palazzo Mosti Enrico Castiello al presidente dell’Asia di Benevento Lucio Lonardo - hanno mosso dure critiche al decreto legge 195 che riorganizza la gestione del ciclo dei rifiuti in Campania. Un provvedimento, ha detto Cimitile, «che sta mettendo a dura prova le Province non solo per la immediata attivazione delle Società di rifiuti provinciali, ma soprattutto per gli enormi impegni finanziari». Perché mentre il trasferimento degli introiti della Tarsu dai Comuni alle Province non si concretizzerà nell’immediato, a fine mese, ha fatto presente l’assessore Aceto, bisognerà pagare gli stipendi ai quasi 200 lavoratori ora in carico alla Rocca. Ai di là dei grossi problemi contingenti, Cimitile e Aceto hanno colto l’occasione per ribadire le scelte strategiche in materia di rifiuti, che hanno come stella polare la green economy. Confermato l’intento di ridurre alla fonte la produzione di rifiuti, e di puntare su differenziata spinta, riciclaggio, riuso, compostaggio e trattamento meccanico biologico dei residui. No, invece, a termovalorizzatori e nuove discariche, così come all’ampliamento di quella di Sant’Arcangelo. Su questo versante, la Provincia ha incassato l’apprezzamento di Marco Palmitano, direttore generale dell’Azienda rifiuti della Provincia di Bolzano, che ha parlato dell’esperienza altoatesina, dove c’è un efficiente termovalorizzatore, aggiungendo perè che per il Sannio una soluzione analoga non avrebbe senso a causa delle piccole dimensioni del bacino di conferimento. Nel seminario sono intervenuti anche Alfonso Cecere (Università Federico II), gli esperti del Conai che hanno esplicitato l’obiettivo minimo: passare dal 27% di raccolta differenziata di oggi al 65% entro due anni; il presidente dell’Asia Lonardo, che ha anticipato l’intenzione dell’azienda di autofinanziarsi il digestore anaerobico, visto che dalla Regione non giungeranno fondi; l’assessore Castiello, che si è soffermato sulla possibile incostituzionalità del decreto 195; il presidente di ”Sannio Europa”, Luigi Abbate, che ha suggerito alcune misure per il riciclo degli imballaggi; Nicola Boccalone, coordinatore cittadino del Pdl, che ha sottolineato l’importanza di creare un raccordo organico tra Provincia e Comuni, ed ha suggerito che la Tarsu possa restare almeno provvisoriamente nella titolarità dei Comuni. Nella tavola rotonda sono poi intervenuti Ornella Capezzuto (Wwf Campania), Stefano Ciafani (Legambiente), e il segretario provinciale dell'Udc, Gennaro Santamaria, secondo il quale il rischio del caos rifiuti è concreto e reale, perché le Province non erano preparate ad una imposizione dell’alto.

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