No alla centrale nucleare, città mobilitata
Sessa Aurunca. Nucleare: si allarga il fronte del No. La preoccupazione per la possibile riapertura della centrale del Garigliano si fa ogni giorno più forte, soprattutto tra i cittadini delle zone limitrofe. A Baia Domizia, l'unione commercianti, presieduta da Pasquale Seno e coordinata da Enzo Vitale, ha istituito un comitato civico per dire no al ripristino della centrale nucleare. «Il nostro territorio ha già dato - commenta Vitale - da decenni, abbiamo a che fare con le scorie radioattive dell'impianto dismesso, che rappresentano un pericolo enorme per l'ambiente e per la salute dei cittadini. Inoltre, la riapertura della centrale significherebbe un colpo durissimo allo sviluppo turistico e causerebbe enormi danni ad un settore già fortemente depresso». Sabato prossimo, i Verdi e Legambiente hanno organizzato un sit-in davanti allo stabilimento del Garigliano, tuttavia il sindaco, Luciano Di Meo, invita alla cautela. «Restiamo tutti con gli occhi ben aperti- ha detto il primo cittadino- ma è giusto tener presente che, nei tavoli istituzionali, ci hanno sempre garantito che la localizzazione dei siti passa attraverso la concertazione tra Stato, regioni ed enti locali. La centrale del Garigliano non presenta caratteristiche idonee, lo abbiamo ribadito più volte. Ragione per cui, andiamo avanti con i lavori di bonifica». Intanto, nella giornata di oggi, Di Meo avrà un colloquio con Fabio Callori, sindaco di Caorsi, cittadina alle porte di Piacenza e coordinatore della consulta delle sedi di servitù nucleare per decidere se e quali provvedimenti adottare a livello locale. «La tutela del nostro territorio sta a cuore a tutti - commenta Silvio Cioffi, consigliere comunale - ma non possiamo fasciarci la testa prima che si sia rotta e soprattutto non si può diffondere la preoccupazione e la paura tra i cittadini, senza conoscere le decisioni dello Stato, che arriveranno soltanto tra diversi mesi».