Depurazione, accuse dopo la proroga

Ancora tre mesi di attività per il commissario Jucci
I sindacati: facciamo chiarezza
6 gennaio 2010
Fonte: Il Mattino Avellino

Solofra. Prime reazioni e commenti dal distretto conciario alla notizia della proroga, da parte del Consiglio dei Ministri, dello stato di emergenza nei comuni del bacino del fiume Sarno. La proroga, che durerà fino al 31 marzo 2010, è relativa ai poteri del commissario e generale Roberto Jucci. A Solofra è una notizia che provoca reazioni soprattutto in merito alla futura gestione ordinaria dell'impianto di depurazioni. Il sindacato non lesina commenti. Tuona forte il segretario della Femca-Cisl, Antonio Olivieri. «La proroga - dichiara Olivieri- è da intendersi sul commissariamento per lo stato di emergenza del fiume Sarno. Per questo è doveroso che il commissario straordinario delegato, Jucci, faccia chiarezza sul senso di questo provvedimento. Da un lato, infatti, c’è la proroga e dall’altro le decisioni nella gestione del ciclo integrato della depurazione, degli impianti Solofra e Mercato San Severino. Su questo secondo aspetto Jucci aveva già dichiarato di lasciare la gestione dei due impianti di depurazione Alto Sarno, tra cui appunto Solofra. Il commissario Jucci pertanto deve ora spiegarsi. Non può continuare a farci vivere in questo dilemma. Perché la vicenda riguarda -riprende Olivieri- non solo il lavoro di 70 unità (40 lavoratori nell’impianto di Solofra e 30 impianto di Mercato San Severino), ma la vita dell'intera area industriale, che resta ora come sospesa. Lanciamo un appello forte ed autorevole al generale e commissario Jucci a fare chiarezza, non può rimanere nel limbo la sopravvivenza di migliaia di famiglie». E negli ambienti imprenditoriali? «Spero - afferma il membro di giunta Unic, Michele De Maio - che i tempi politici siano quelli giusti per giungere alle migliori decisioni per Solofra. Deve prevalere il senso di responsabilità per poter premiare l'area solofrana. Spero che un periodo di tre mesi serva a fare maturare le coscienze in maniera opportuna». Per il presidente della Cna, Lucio Guarino, invece, «risulta di grande priorità - spiega - discutere sull'assegnazione e chi gestisce l'impianto». Per il presidente Associazione Conciatori, Angelo Sari, risulta essenziale «di trovare nelle more un accordo che vada bene per Solofra, per far crescere il comparto, individuando una soluzione condivisa anche con la parte imprenditoriale per una gestione oculata, che costi meno possibile. La situazione che comporta la riduzione delle reflue e l’aumento delle tariffe rischia di portare le aziende conciarie alla chiusura. Bisogna evitare che si arrivi alla paralisi del polo produttivo». Dalla Confapi, invece, questa è la posizione: «La proroga sarà essenziale - dice la presidente, Stefania De Stefano - per valutare al meglio la possibile gestione dell'impianto. Intanto l'importante che non ci siano altri aumenti di tariffe. E poi si dovrà esaminare in che termini è data, la proroga».

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