Polo conciario, il rebus della depurazione Gli imprenditori: «Vogliamo gestirla noi»

Solofra, c'è tensione
Lavoratori in assemblea per il "patto dei servizi"
5 gennaio 2010
Fonte: Il Mattino Avellino

Solofra. È rebus sulla gestione dell'impianto di depurazione sito in località Carpisano. E intanto, dal primo gennaio, è scattato il preannunciato aumento del 20% delle tariffe, comunicato dal soggetto attuatore alle aziende conciarie. Gli imprenditori, attraverso il Codeso, chiedono l'assegnazione dell’impianto di depurazione. Il gestore di servizio, costituitosi nel 1984, raggruppa tutti gli utenti del complesso di depurazione che con la richiesta avanzata il 28 dicembre scorso alla Regione Campania e al presidente della Provincia di Avellino, Ato1, al commissario Roberto Jucci e al soggetto attuatore, si propongono per l'assegnazione e la gestione dell'impianto di depurazione solofrano. «Il Consorzio Solofra Depurazione -dichiara il presidente del Cda, Pio Gagliardi- chiede ai vertici di Palazzo Santa Lucia ed agli altri referenti che l’impianto gli venga assegnato per poterlo gestito. C'è da considerare, cosa nient’affatto secondaria, che l'azione del consorzio è stata sempre tesa al rispetto dell’ambiente e di tutta la complessa legislazione vigente insieme, naturalmente, alla tutela delle legittime istanze dei suoi consorziati. Con il commissariamento ci fu la promessa di ridurre le tariffe, ma in compenso, si è arrivati all’aumento del 20% e del licenziamento di dieci dipendenti. Non vanno dimenticati poi coloro che affiggevano manifesti ed urlavano ai conciatori di dover starsene a casa in modo da far meno danni». «Nell’arco della nostra gestione - prosegue Gagliardi - va anche ricordato che ci siamo imbattuti in crisi ben peggiori di quella attuale, ma che ci siamo ben guardati dal ricorrere alla cassa integrazione». Sulla sorte dell'impianto di depurazione, intanto, la Regione prende tempo. Il Comune dal canto suo vuole vederci chiaro e con il vicesindaco e delegato alle attività produttive, Antonio De Vita, ha convocato per il 7 gennaio alle 18, nel chiostro di Santa Chiara, una riunione della consulta delle attività produttive, allargata sia alle associazioni datoriali che ai sindacati. Al centro della discussione ci sarà il futuro assetto gestionale dell'impianto di depurazione Solofra-Mercato San Severino. De Vita aveva a più riprese già sottolineato la necessità che i conciatori fossero chiamati ad un ruolo di maggiore responsabilità in termini di gestione del comparto depurativo. «Non è immaginabile -spiega il vicesindaco- che un settore fondamentale per la sopravvivenza dell'industria conciaria qual è appunto quello della depurazione, venga gestito senza il coinvolgimento della classe imprenditoriale. Da qui, la necessità di promuovere un confronto allargato a tutti gli attori del distretto». Sul fronte dei lavoratori dell'impianto ieri, intanto, il sindacato nel corso della convocazione dell'assemblea ha sottolineato l'importanza di sottoscrivere il «patto dei servizi» che è richiesto a quei lavoratori che usufruiscono degli ammortizzatori sociali in deroga, per prendere parte ai corsi di formazione. «L’ incontro -chiarisce il segretario Cisl Giovanni Esposito - è servito ai lavoratori a comprendere l'importanza e la necessità di sottoscrivere il patto servizi presso il centro per l'impiego per accedere ai corsi di formazione. In caso contrario non si potrebbe più usufruire della Cig in deroga, ma si rischierebbe anche di restituire l'indennità che già è stata riscossa. Fino a quando non si conoscerà il gestore, si mirerà a governare di volta in volta i processi, per poi stabilire il da farsi e quindi potersi occupare della nuova programmazione di gestione dell'impianto».

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