Superlavoro per sciogliere i tanti dubbi
Tre sindaci rimossi su richiesta del Ministro dell’Interno con decreto del Presidente della Repubblica che, contestualmente, decreta lo scioglimento dei rispettivi consigli comunali. Il tutto su proposta del sottosegretario all’emergenza rifiuti Bertolaso in quanto i sindaci, massimi responsabili dell’igiene urbana sul territorio, sarebbero venuti meno ai loro doveri in materia. Ma se questo è l’oggetto del decreto non tutte le sue applicazioni, fin da ieri, risultano chiare. O per lo meno non lo sono nei Comuni di Maddaloni, Casal di Principe e Castelvolturno dove l’unica cosa certa è che i sindaci sono andati a casa (Nuzzo si era già dimesso) ma chi resta non sa in verità che pesci prendere. Per dirla in termini meno giuridici. Già perché al posto del sindaco, trattandosi di rimozione, i poteri passano al vice sindaco. Anche a Castelvolturno dove ieri la Prefettura ha comunicato che, non essendoci il vice, sarà l’assessore anziano a guidare l’ente. Ma con quali poteri? In teoria con tutti i poteri del sindaco che non c’è più. Quindi i vice e l’assessore anziano potrebbero finanche revocare il mandato agli assessori e nominarne altri. Tecnicamente potrebbero anche nominare assessore il sindaco rimosso. Ma se in casi analoghi un commissario prefettizio assomma in se anche le funzioni del Consiglio, il vice facente funzioni no. Per cui se il vice deve compiere degli atti di competenza del Consiglio che fa? Stando alle indicazioni della Prefettura può convocare il Consiglio (anche se sciolto) ma solo per casi urgenti e di essenziale importanza. In poche parole se in termini giuridici si riesce a trovare una quadratura, in termini pratici molto meno. Resta infatti l’anomalia di fondo che dei tre organi di un ente locale (sindaco, giunta e consiglio) quelli eletti direttamente dal popolo vengono rimossi o sciolti (sindaco e consiglio) e quello nominato da chi è stato rimosso resta in carica. Inoltre il vice del rimosso può anche «resuscitare» il Consiglio sciolto se ne ravvisa la necessità. Forse questo è un po' meno logico.