Casal di Principe

Cristiano, primo giorno da ex: «Aiuterò il mio vice»

Il numero due prende le consegne e accusa: strana coincidenza con le scadenze del commissario
4 gennaio 2010 - Tina Cioffo
Fonte: Il Mattino Caserta

CASAL DI PRINCIPE. Rimosso il sindaco Cipriano Cristiano, secondo quanto decretato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e deciso dal ministro dell’Interno Roberto Maroni per non aver ripulito il paese e arginato il problema dei rifiuti, arrecando gravi danni alla salute dei cittadini. Stamattina seduto alla poltrona del primo cittadino ci sarà il vicesindaco Francesco Schiavone, ex alleanzino poi passato all’Udc. L’incarico che gli spetta non è di quelli semplici tant’è che Schiavone vorrebbe Cristiano in giunta come assessore. Un’intenzione che sarebbe però destinata a restare tale visto che il regolamento non lo consentirebbe. La vicinanza di Cristiano è però assicurata, a prometterlo è stato lui stesso. Ad occuparsi, già da stamattina, del ricorso al Tar per chiedere prima la sospensiva e poi la totale inefficacia sarà Carlo Sarro, senatore del Pdl, ex sindaco di Piedimonte Matese e componente della commissione Antimafia. Intanto dall’opposizione con Vincenzo Schiavone del gruppo Alba Nuova in prima linea è stata avanzata la proposta di consegnare le dimissioni in toto. Una chiara provocazione che mette la minoranza al fianco di Cristiano non fosse altro che per criticare la decisione del ministro Maroni. «A uno sguardo d’insieme tutto fa supporre che non ci sia stata alcuna considerazione per i cittadini di Casal di Principe e per i suoi rappresentanti», commenta Schiavone domandandosi «per quale ragione si sia scelto di rimuovere il sindaco nel giorno in cui è scaduto il mandato di Guido Bertolaso come commissario per l’emergenza rifiuti in Campania». Un quesito che fa montare la protesta anche di Maddaloni e di Castelvolturno, gli altri due Comuni coinvolti dal provvedimento. A Casal di Principe, nel caso in cui il Tar non si esprimesse a favore dell’esecutivo reintegrando Cristiano si assisterebbe a un ennesimo aborto amministrativo. È dalla fine degli anni Ottanta, infatti, che il Consiglio comunale di Casal di Principe non completa il proprio mandato portandolo fino alla scadenza naturale. Alla base dei diversi commissariamenti ci sono stati scioglimenti per infiltrazione camorristica e mancanza di accordi politici, così come è accaduto per gli ex sindaci Pasquale Martinelli prima e Francesco Goglia dopo. Solidarietà a Cristiano è arrivata anche da Pasquale Carbone, sindaco di San Marcellino che sebbene sia stato inserito nella black list non ha avuto lo stesso destino. Qui, ad occuparsi della raccolta rifiuti è la stessa ditta di Casapesenna che ha lavorato per il commissariato di Governo.

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