Il caso Varata per dare la caccia ai trasgressori, ora rischia di essere un provvedimento inutile

Task-force al palo, sfuma il piano antievasori

Molti sindaci avevano annuciato la riduzione della tassa sui rifiuti
mosse che resteranno inattuate
4 gennaio 2010 - ad.pa.
Fonte: Il Mattino

E ora? Tutto da rifare se davvero saranno le Province e non più i Comuni a riscuotere e gestire la Tarsu. A cominciare da quei sindaci (è il caso di quello di Benevento) che durante gli auguri con la stampa per la fine dell’anno avevano annunciato: «Diminuiremo la Tarsu». La strenna natalizia, insomma, rischia di non arrivare mai se non ci saranno modifiche al decreto durante la sua conversione in legge. Così come auspica, ad esempio, anche la Provincia di Napoli che di prendersi la gestione dell’odiata tassa sui rifiuti non ci pensa proprio. Troppo complicato e troppo poco tempo per organizzare il servizio specialmente se devi gestire una riscossione per 3,5 milioni di residenti in 92 comuni. Con la più alta percentuale di evasori d’Italia. Ne sa qualcosa l’ex assessore al Bilancio del comune di Napoli, Riccardo Realfonzo, che qualche settimana fa, giusto prima di rassegnare le dimissioni, aveva messo in campo una task force che ora rischia seriamente di essere inutile. Al lavoro, 25 dipendenti comunali, distaccati da altri uffici e formati al nuovo incarico. E ora? Mistero. «Per ridurre la Tarsu bisogna allargare la base dei contribuenti e quindi stanare i furbi che non pagano», annunciava spiegando come fare. «Un gruppo lavora incrociando i dati dell’anagrafe cittadina, del catasto, del database della Camera di commercio e della tributaria», disse l’esponente della giunta Iervolino, presentando l’iniziativa. «Un altro gruppo lavora, invece, sui cittadini che non risultano in regola con il pagamento della Tarsu. A 40mila residenti è stato recapitato un questionario. Non è detto che siano evasori, ma la loro posizione va verificata». In tremila avevano anche già risposto, inviando il modulo compilato agli uffici tributari del corso Arnaldo Lucci. Gli stessi uffici, quartier generale della task force, presi d’assalto per giorni da cittadini inferociti per l’aumento della Tarsu. Ma a questo punto, con il passaggio della Tarsu alle Province, il pool anti-evasori potrebbe finire nel cassetto. L’iniziativa di Realfonzo non convinceva l’opposizione in consiglio comunale. «La task force - spiegava il consigliere Raffaele Ambrosino del Pdl - è un’inutile operazione di facciata. L’attività di controllo del Comune durerà per non più di due mesi: il passaggio da tassa a tariffa, in calendario dal prossimo primo gennaio, prevede che le attività di accertamento e riscossione passino al soggetto che gestisce il servizio, cioè all’Asìa». Due mesi. Già. Eppure se non ci saranno modifiche al decreto del 30 dicembre tutta l’operazione sarà bella e archiviata prima del tempo. E le squadre anti-evasori dovranno essere varate dalle cinque Province.

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