Tornano a Orsi i 3 milioni di Ecouattro
Dissequestrato il credito di tre milioni di euro vantato dalla società Flora Ambiente, intestata alla figlia dell’imprenditore dei rifiuti Sergio Orsi, nei confronti della società Ecoquattro gestita di fatto dai fratelli Orsi. Il tribunale del Riesame di Napoli, presidente Quatrano, ha accolto la richiesta presentata dal legale dell’imprenditore Sergio Orsi, Mario Griffo. Una storia lunga quattro anni quella dei 3 milioni di euro, prima sequestrati e poi dissequestrati con una sentenza depositata l’ultimo giorno del 2009. Soldi che compaiono nella storia dei processi di camorra dell’ultimo anno e mezzo: sono quelli di cui Sergio Orsi aveva chiesto lo svincolo alla Dda, subito dopo l’omicidio del fratello Michele; gli stessi dai quali avrebbe dovuto pagare una tangente di 400mila euro al killer Setola per avere salva la vita. La storia del credito era stata ricostruita grazie alle dichiarazioni di un altro imprenditore dei rifiuti, ora collaboratore di giustizia, Gaetano Vassallo. Storia che riguarda anche la transazione tra il Comune di Castelvolturno, la Flora Ambiente e la Ecoquattro. Il punto di inizio è stato il primo sequestro preventivo nei confronti della Flora Ambiente per truffa ai danni del Consorzio Ce4, risalente al 16 marzo del 2009. Gli inquirenti dell'antimafia di Napoli, nove mesi dopo la morte di Michele Orsi, scoprirono l'esistenza di un credito di 3 milioni e 360 mila euro vantato nei confronti della Ecoquattro da parte della società Flora. L’indagine riguardava il contratto di noleggio, ritenuto illegittimo, di sette camion per raccolta di rifiuti e di un compattatore. Orsi avrebbe eseguito un noleggio a se stesso, essendo lui, di fatto il gestore di entrambe le società. Stando alle dichiarazioni dell’imprenditore pentito, il prezzo del noleggio - richiesto dal 2000 al 2007 - era troppo alto.