Comuni sciolti, Cristiano accusa «Il mio Pdl ha ceduto alla Lega»

3 gennaio 2010 - Lorenzo Calò
Fonte: Il Mattino

«Qui il Pdl ha eletto tre parlamentari ma il partito ha dimostrato di essere debole nei confronti di un ministro leghista. E di essere poco attento alle realtà e alle difficoltà di chi amministra un comune del Sud».
Cipriano Cristiano, sindaco Pdl di Casal di Principe eletto nel 2007, è ancora amareggiato per il decreto di rimozione. Ma la sua analisi è lucida e impietosa.
Sindaco, una classe politica locale troppo remissiva o troppo distratta?

«Le dico solo questo: nonostante la folta rappresentanza parlamentare locale, non sono stato agevolato in nulla, neppure un colloquio con un ministro, neppure la possibilità di chiarire a un componente del governo che fare il sindaco in realtà difficili come Casal di Principe è un’impresa ardua, soprattutto se calata in un contesto come quello dei rifiuti».
Ammetterà che prendere le difese di Casal di Principe non è mai facile...
«Siamo alle solite. Paghiamo perché siamo a Casal di Principe». Che intende dire? «Che il marchio di essere un comune ad alto rischio di infiltrazione criminale ha influito nelle valutazioni del Viminale».
Nel decreto si parla di discariche abusive non rimosse...

«Guardi, sono gli stessi siti che abbiamo segnalato al commissariato di governo dicendo: aiutateci a bonificarli, noi non abbiamo i soldi».
Quanto serve?

«Almeno 1,5 milioni. Ci hanno imputato quello che noi stessi abbiamo segnalato, siamo al paradosso. Mi si accusa di aver determinato gravi danni all’ambiente e alla salute dei cittadini. Io, medico igienista, accusato di questo?».
Qual è la percentuale di differenziata raggiunta?

«Nel 2009 una media del 30%».
Avete debiti?

«Con il Consorzio no; con il commissariato di governo circa 1 milione».
Che cosa farà ora?

«Intanto prepariamo il ricorso: ci affideremo all’avvocato Carlo Sarro, senatore del Pdl. Poi aspettiamo: il partito mi ha anche offerto una candidatura alle regionali».
Il partito che lei stesso ha criticato?

«Resto nel Pdl e il mio riferimento rimane Berlusconi. Dal canto mio sono pronto a dare un contributo per la mia terra e per il Mezzogiorno».
Che cosa è mancato finora?

«Un maggiore equilibrio meridionalista».

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