Farina: «Io mandato a casa? veramente mi sento un eroe»

31 dicembre 2009 - g.m.
Fonte: Il Mattino Caserta

Maddaloni. Michele Farina, quasi divertito confessa: «Per mezza giornata ho vestito virtualmente i panni del primo sindaco della Campania rimosso per inadempienze nelle attività di raccolta dei rifiuti».
E come si sente?
«Come chi ha passato quasi sei ore al telefono nello smentire ad amici, collaboratori e cronisti che non mi è stata notificato alcun provvedimento di scioglimento».
Sì, ma Maddaloni comunque resta in cima alla lista dei comuni a rischio: si sente sollevato?
«Francamente, mi sento un eroe».
In che senso?
«Un eroe nazionale perché, al momento, solo al sindaco di Maddaloni, sono contestati ritardi e disservizi in materia di rifiuti. E questo significa una sola cosa: voler chiudere gli occhi davanti al disastro apocalittico che ancora tormenta molti altri territori campani».
Ci rifugiamo nella filosofia del mal comune mezzo gaudio?
«Affatto. In queste tre settimane di mobilitazione e polemiche, ho visitato altri territori. Ho visto di persona uno sfascio e un degrado ambientale di gran lunga superiori a quelli contestati a Maddaloni».
E questo giustificherebbe il degrado maddalonese?
«Dimostra solo che i provvedimenti in atto sono un’enormità, sproporzionati e inadeguati rispetto ai problemi reali contestati».
Ma due anni di blocchi periodici della raccolta e tre commissariamenti temporanei del servizio sarebbero poca cosa?
«Ho fatto un’analisi comparata tra le contestazioni mosse al mio comune e la situazione reale esistente negli altri centri della Campania».
Risultato?
«Bene, si contestano i disservizi causati dai Consorzi, ai quali Maddaloni non è stata mai affiliata».
E poi?
«Si contestano i debiti, mai onorati, sempre verso i Consorzi. Maddaloni ha da tempo rateizzato le sue pendenze creditizie residue utilizzando un’ordinanza della presidenza del Consiglio dei ministri».
Tutto qui?
«Ho documentato quali e quanti progressi sono stati realizzati nella pulizia di strade e periferie che altrove sono ancora sommerse dai rifiuti».
Bisognava mobilitarsi quando sono stati protocollati i cinque rilievi ufficiali del Commissariato di governo, non è troppo tardi?
«Potrei parlare delle contestazioni che a decine abbiamo mosso al gestore del servizio. E poi della questione della rescissione del contratto».
E se sarà mandato a casa?
«Chiederò l’immediata sospensiva al Tar. E continuerò la mia personale battaglia».
Una battaglia avviata con altri sindaci, in cui rischia di rimanere ormai solo?
«Non credo. Devo rivelare un particolare per me molto significativo. La prima persona che mi ha confermato la chiusura dell’istruttoria a carico di Maddaloni è stata il sindaco di Aversa, Ciaramella. A sua volta informato dell’accaduto, quasi in tempo reale e durante una sua seduta di giunta, da stretti collaboratori. La solidarietà e lo spirito di collaborazione, checché se ne dica, è trasversale».

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